Una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato: i codici di condotta

Una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato: i codici di condotta

Informazioni sul documento

Autore

Matteo Strukul

Scuola

Università

Specialità Diritto Privato
Anno di pubblicazione 2009-2010
Luogo Non Specificato
Tipo di documento Tesi Di Dottorato
Lingua Italian
Numero di pagine 227
Formato
Dimensione 1.73 MB
  • Codici di condotta
  • Autonomia privata
  • Mercato

Riassunto

I. Introduzione

L'introduzione del documento 'Una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato: i codici di condotta' affronta il tema della globalizzazione e il suo impatto sul diritto. Si evidenzia come la globalizzazione rappresenti una rivoluzione copernicana, modificando gli equilibri economico-politici e ridefinendo il concetto di Stato. La transnazionalità del commercio e l'espansione dei mercati sono elementi chiave. Inoltre, si sottolinea l'accelerazione dell'innovazione tecnologica come conseguenza di questo fenomeno. La riflessione metodologica si concentra sulla necessità di delimitare il campo d'indagine, ponendo particolare attenzione alla componente autodisciplinare dei codici di condotta. L'analisi delle esperienze concrete diventa cruciale per costruire una definizione operativa di tali codici.

II. L Esperienza del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria

Il primo capitolo esplora l'esperienza del Codice di autodisciplina pubblicitaria, analizzando i profili problematici e la struttura essenziale del nuovo codice. Si discute l'importanza dell'adesione a questo codice e le diverse tesi dottrinarie riguardanti la clausola di accettazione. Un aspetto significativo è la relazione tra autodisciplina e risoluzione delle controversie, evidenziando il procedimento innanzi al Giurì. Si analizzano anche le ipotesi interpretative sulla natura di questo procedimento, confrontandolo con l'arbitraggio. Le conclusioni suggeriscono che il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale possa essere visto come un ibrido tra contratto normativo e norme consuetudinarie, aprendo a nuove prospettive di autoregolazione.

III. Il Codice di Autodisciplina delle Società Quotati

Il secondo capitolo si concentra sul Codice di autodisciplina delle società quotate e sul Dutch Corporate Governance Code. Viene analizzato il contesto che ha portato all'adozione di tali codici, con un focus sulle caratteristiche transnazionali. Si discute l'importanza dell'enforcement e le caratteristiche formali e giuridiche del codice. L'analisi si estende al Dutch Corporate Governance Code, evidenziando le sue peculiarità e l'importanza di un sistema di amministrazione e controllo dualistico. Le conclusioni del capitolo pongono l'accento sulla necessità di un approccio integrato per garantire l'efficacia di tali codici nel contesto attuale.

IV. La Nuova Lex Mercatoria

Il terzo capitolo introduce la nuova Lex mercatoria come strumento interpretativo dell'autodisciplina. Si analizzano le componenti normative della nuova Lex, incluse le pratiche contrattuali e gli usi del commercio internazionale. L'importanza delle rationes decidendi adottate dagli arbitri internazionali viene sottolineata, così come il ruolo dei codici di condotta nel diritto del commercio transnazionale. Si evidenzia la funzione di limite endogeno dei codici e il parallelo cammino dell'autodisciplina pubblicitaria attraverso la European Advertising Standards Alliance. La Lex mercatoria emerge come paradigma di riferimento per l'autodisciplina pubblicitaria, suggerendo un approccio innovativo per la regolamentazione delle pratiche commerciali.

V. I Codici di Condotta nella Nuova Disciplina delle Pratiche Commerciali Sleali

Il quarto capitolo analizza l'inserimento dei codici di condotta nella direttiva 2005/29 CE e nel Codice del consumo. Si discutono le ragioni che hanno portato a tale integrazione e la definizione di codice di condotta fornita dalla direttiva. Viene esaminata la nozione di responsabile del codice e le azioni esperibili nei suoi confronti. Si pone l'interrogativo se i codici possano concretizzare i requisiti di legge, analizzando anche l'uso ingannevole dei codici. Le riflessioni conclusive evidenziano l'importanza di garantire trasparenza e informazione, sottolineando il ruolo cruciale dei codici nella disciplina delle pratiche commerciali scorrette.

VI. Caratteri Generali dei Codici di Condotta

Il quinto capitolo fornisce un'analisi dei caratteri generali dei codici di condotta, evidenziando le differenze tra codici di condotta, autodisciplina e codici deontologici. Si discute il nuovo concetto di normativa introdotto dalla globalizzazione e la necessità di una ricostruzione sistematica della categoria. Le caratteristiche e le funzioni dei codici di autodisciplina vengono esplorate, con particolare attenzione al loro impatto sulle pratiche commerciali. Si conclude con una riflessione su un possibile terreno di contatto tra autodisciplina privata e autorità amministrativa, suggerendo un approccio collaborativo per la regolamentazione.

Riferimento del documento

  • Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale
  • Dutch Corporate Governance Code
  • Direttiva 2005/29 CE
  • Codice del consumo
  • ICC Codes on Marketing and Advertising Practice