Diritto e religione in Europa. Un’analisi argomentativa alla luce della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo

Diritto e religione in Europa. Un’analisi argomentativa alla luce della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo

Informazioni sul documento

Autore

Giovanni Blando

Scuola

Università degli Studi di Napoli – Federico II

Specialità Diritti umani. Teoria, storia e prassi
Anno di pubblicazione XXXI ciclo
Luogo Napoli
Tipo di documento Dottorato di ricerca
Lingua Italian
Numero di pagine 347
Formato
Dimensione 2.80 MB
  • Diritto e religione
  • Laicità
  • Libertà religiosa

Riassunto

I. Il Rapporto Tra Diritto E Religione Nella Sfera Pubblica Europea

Il rapporto tra diritto e religione è un tema centrale nel contesto europeo contemporaneo. La secolarizzazione e la laicità sono due concetti chiave per comprendere questa relazione. La secolarizzazione è vista come un processo che riduce l'influenza della religione nella sfera pubblica, mentre la laicità rappresenta un approccio interpretativo che cerca di bilanciare le diverse visioni religiose e morali. John Rawls, con il suo concetto di pluralismo, offre una base per analizzare come diverse dottrine etiche coesistano nella società. Il diritto, in questo contesto, gioca un ruolo cruciale nel garantire che tutte le visioni siano rispettate e tutelate. La sfida principale è quella di mantenere un equilibrio tra la libertà religiosa e le esigenze di una società pluralista. Come affermato nel documento, "il diritto assume un ruolo fondamentale nel mettere in relazione le diverse visioni etiche, morali e religiose". Questo implica che il diritto non solo deve proteggere la libertà di religione, ma anche garantire che non ci siano discriminazioni basate su credenze religiose.

1.1. Il Fatto Del Pluralismo

Il fatto del pluralismo è una realtà innegabile nella società europea. Diverse tradizioni religiose e filosofiche coesistono, creando un panorama complesso. Questo pluralismo richiede un approccio giuridico che riconosca e rispetti le differenze. La legge deve essere in grado di affrontare le tensioni che possono sorgere tra le diverse comunità religiose. La laicità diventa quindi un principio fondamentale per garantire che nessuna religione prevalga sulle altre. La sfida è quella di promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse fedi, evitando conflitti e discriminazioni. La legge deve fungere da mediatore, assicurando che le libertà individuali siano tutelate. Come evidenziato nel documento, "la pluralità delle visioni etiche e religiose richiede un diritto che sia inclusivo e rispettoso".

II. La Libertà Religiosa Nell Ambito Della Convenzione Europea Dei Diritti Dell Uomo

La libertà religiosa è un diritto fondamentale sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. L'articolo 9 della Convenzione garantisce la libertà di pensiero, coscienza e religione, stabilendo che ogni individuo ha il diritto di manifestare la propria religione o credo. Tuttavia, questo diritto non è assoluto e può essere soggetto a restrizioni, purché queste siano previste dalla legge e necessarie in una società democratica. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha elaborato una giurisprudenza ricca e complessa riguardo alla libertà religiosa, affrontando casi di discriminazione e limitazioni. La distinzione tra forum internum e forum externum è cruciale in questo contesto. Il forum internum si riferisce alla sfera privata delle convinzioni religiose, mentre il forum externum riguarda la manifestazione pubblica di tali convinzioni. La Corte ha sottolineato che le restrizioni devono essere giustificate e proporzionate, garantendo così un equilibrio tra la libertà individuale e l'interesse pubblico.

2.1. I Limiti Legali All Esercizio Della Libertà Religiosa

I limiti legali all'esercizio della libertà religiosa sono un aspetto delicato e complesso. La Corte ha stabilito che le restrizioni devono essere giustificate da motivi legittimi, come la sicurezza pubblica o la protezione dei diritti altrui. È fondamentale che tali limitazioni non siano discriminatorie e non violino il principio di uguaglianza. La giurisprudenza della Corte ha dimostrato che le misure adottate devono essere proporzionate e necessarie. Ad esempio, nel caso di discriminazione diretta e indiretta, la Corte ha chiarito che ogni forma di discriminazione basata sulla religione è inaccettabile. La protezione della libertà religiosa deve essere bilanciata con altri diritti, creando un quadro giuridico che favorisca la coesistenza pacifica delle diverse fedi. Come affermato nel documento, "la libertà religiosa deve essere tutelata, ma non a scapito della sicurezza e dei diritti degli altri".

Riferimento del documento

  • La fede come opzione (Charles Taylor)
  • Dal paradigma della secolarizzazione al paradigma del pluralismo (Peter L. Berger)
  • Il cammino verso il modello laico illuminista (Hobbes, Locke e Spinoza)
  • Il contributo di Voltaire e Rousseau alla costruzione della laicità francese
  • Libertà di pensiero, coscienza e religione (CEDU, Art. 9)