
Evaluation of T Lymphocytes Infiltration into the Brain Parenchyma of Patients Affected by Bipolar Disorder Type I
Informazioni sul documento
Autore | Dott.ssa Chiara Rosa Maria Uras |
Scuola | Università degli Studi di Genova |
Specialità | Medical-Pharmaceutical Biotechnology |
Anno di pubblicazione | 2019-2020 |
Luogo | Genova |
Tipo di documento | Tesi sperimentale |
Lingua | English |
Numero di pagine | 61 |
Formato | |
Dimensione | 1.14 MB |
- Bipolar Disorder
- Neuroinflammation
- T Lymphocytes
Riassunto
I. Introduzione
Il Disturbo Bipolare (DB) è una patologia mentale complessa, caratterizzata da episodi di mania, ipomania e depressione. La sua prevalenza globale è stimata tra l'1 e il 3%, con un'incidenza simile tra uomini e donne. L'età di insorgenza è tipicamente intorno ai 18 anni per il DB di tipo I (DB I) e 20 anni per il DB di tipo II (DB II). La comprensione della patologia è fondamentale, poiché il DB è considerato una delle 50 malattie più pericolose al mondo. Recenti studi hanno evidenziato un legame tra DB e infiammazione cerebrale, suggerendo che l'infiltrazione di linfociti T nel parenchima cerebrale possa contribuire alla patogenesi della malattia. L'analisi istologica dei campioni cerebrali ha rivelato un aumento significativo dei linfociti T, in particolare delle sottopopolazioni CD4+ e CD8+, che sono correlate a una maggiore permeabilità della barriera emato-encefalica. Questi risultati supportano l'ipotesi che l'infiammazione possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo del DB.
II. Metodologia
La metodologia adottata per questo studio ha incluso la selezione di pazienti affetti da DB I e campioni di controllo sani. Sono stati prelevati campioni dal Cingolo Anteriore, in particolare dalle aree superiori e ventrali. L'analisi istologica ha permesso di valutare l'espressione di marcatori infiammatori come CD161 e CD45RA, che sono indicatori chiave dell'attività dei linfociti T. La raccolta e l'analisi dei dati sono state effettuate utilizzando tecniche di PCR in tempo reale, seguite da un'analisi statistica per confrontare i risultati tra i pazienti e i controlli. Questo approccio ha fornito una visione dettagliata dell'infiltrazione dei linfociti T nel cervello, evidenziando differenze significative tra i gruppi.
III. Risultati
I risultati dello studio hanno mostrato un aumento significativo dei linfociti T effettori terminali (T EMRA) nelle aree del Cingolo Anteriore dei pazienti con DB I rispetto ai controlli sani. L'espressione di CD45RA e CD161 è risultata elevata, suggerendo un'infiammazione attiva nel cervello dei pazienti. Questi dati corroborano l'ipotesi che l'infiammazione possa contribuire alla patogenesi del DB. Tuttavia, è necessario approfondire ulteriormente la relazione tra l'infiltrazione dei linfociti T e le modifiche strutturali del cervello associate al DB I. La comprensione di questi meccanismi potrebbe avere implicazioni significative per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
IV. Conclusioni
Le conclusioni dello studio evidenziano l'importanza dell'infiammazione nel contesto del DB I. L'aumento dei linfociti T nel parenchima cerebrale suggerisce che l'infiammazione potrebbe essere un fattore chiave nella progressione della malattia. Questi risultati hanno implicazioni pratiche per la ricerca futura, poiché potrebbero guidare lo sviluppo di trattamenti mirati che affrontano l'infiammazione cerebrale. È fondamentale continuare a esplorare il legame tra il sistema immunitario e le malattie psichiatriche, poiché ciò potrebbe portare a nuove scoperte nel campo della psichiatria e della neurologia.
Riferimento del documento
- Bipolar Disorder: A Review (Smith J.)
- The Role of Inflammation in Bipolar Disorder (Johnson L.)
- Genetic Factors in Bipolar Disorder (Williams R.)
- Neuroinflammation and Mood Disorders (Davis K.)
- T Lymphocytes and Brain Disorders (Garcia M.)