I poteri dell'arbitro in materia di istruzione probatoria

I poteri dell'arbitro in materia di istruzione probatoria

Informazioni sul documento

Autore

Prof. Roberto Martino

instructor Prof. Andrea Panzarola
Scuola

Dipartimento di Giurisprudenza

Anno di pubblicazione 2016/2017
Tipo di documento tesi
Lingua Italian
Numero di pagine 181
Formato
Dimensione 1.43 MB
  • Arbitrato
  • Istruzione probatoria
  • Diritto processuale civile

Riassunto

I. I Poteri Dell Arbitro

L'analisi dei poteri dell'arbitro in materia di istruzione probatoria si concentra su vari aspetti fondamentali. In primo luogo, si esamina la disciplina positiva che regola il procedimento arbitrale, in particolare gli articoli 816 bis e 816 ter del codice di procedura civile. Questi articoli delineano i confini e le responsabilità degli arbitri, stabilendo un quadro normativo chiaro. Inoltre, si discute il rapporto tra i poteri delle parti e degli arbitri, evidenziando come le 'regole del gioco' siano determinate da un equilibrio tra le esigenze delle parti e l'autorità dell'arbitro. Un aspetto cruciale è il potere 'sussidiario' degli arbitri, che consente loro di intervenire in assenza di iniziativa da parte delle parti. Questo potere è essenziale per garantire un processo equo e giusto, soprattutto in situazioni in cui le parti non sono in grado di presentare prove adeguate. La questione del contraddittorio è altresì centrale, poiché garantisce che tutte le parti abbiano l'opportunità di esprimere le proprie posizioni e di contestare le prove presentate.

1.1 Considerazioni Introduttive

Le considerazioni introduttive pongono l'accento sull'importanza di un'analisi approfondita dei poteri dell'arbitro. Si sottolinea che, nonostante l'evoluzione della prassi arbitrale, molte questioni rimangono irrisolte. La necessità di una ricognizione della cornice normativa è evidente, poiché essa influisce direttamente sulla istruzione probatoria. La prova, come elemento centrale del processo arbitrale, è soggetta a regole di ordine pubblico processuale. Queste regole limitano i poteri delle parti e degli arbitri, garantendo un equilibrio tra le diverse istanze coinvolte. La trattazione del principio del contraddittorio è fondamentale, poiché esso influisce sulla formazione e sull'acquisizione delle prove. La mancanza di una prassi consolidata e di una normativa chiara ha portato a interrogativi significativi riguardo all'estensione dei poteri degli arbitri e alla coercibilità delle loro decisioni.

1.2 La Disciplina Positiva

La disciplina positiva in materia di istruzione probatoria è analizzata attraverso il prisma degli articoli 816 bis e 816 ter del codice di procedura civile. Questi articoli forniscono un quadro normativo che definisce i poteri e le responsabilità degli arbitri. La loro applicazione pratica è essenziale per comprendere come gli arbitri possano gestire le prove e le contestazioni. Si evidenzia che la valutazione delle prove è un compito delicato, che richiede un equilibrio tra l'iniziativa delle parti e l'intervento dell'arbitro. La questione della delegabilità delle decisioni in materia di ammissibilità delle prove è un tema di grande rilevanza, soprattutto alla luce delle recenti riforme. La capacità degli arbitri di prendere decisioni informate e giuste è cruciale per il buon esito del processo arbitrale.

II. Questioni Aperte e Dubbi Insoluti

Il secondo capitolo affronta le questioni aperte e i dubbi insoluti riguardanti i poteri dell'arbitro. Si discute il diritto alla prova e l'iniziativa ufficiosa dell'arbitro, evidenziando le diverse interpretazioni dottrinali. La figura dell'arbitro è messa a confronto con quella del giudice nel processo ordinario, sollevando interrogativi sulla necessità di un modello di arbitro adattato alle peculiarità dell'arbitrato. La delegabilità dell'istruzione probatoria è un altro tema centrale, con particolare attenzione alla situazione post-riforma del 2006. La coercibilità delle decisioni della corte arbitrale in materia di prova è analizzata, con riferimenti all'assistenza giudiziaria e al diritto comparato. La valutazione delle prove in arbitrato è un aspetto critico, poiché l'insindacabilità delle motivazioni e la vincolatività delle prove legali influenzano direttamente le decisioni arbitrali.

2.1 Diritto Alla Prova

Il diritto alla prova è un tema di grande importanza, poiché determina le modalità con cui le prove possono essere presentate e valutate. L'iniziativa ufficiosa dell'arbitro è un aspetto controverso, con opinioni divergenti sulla sua estensione. Alcuni studiosi sostengono che l'arbitro debba avere un ruolo attivo nella raccolta delle prove, mentre altri avvertono dei rischi di un'eccessiva ingerenza. La questione della delegabilità delle decisioni in materia di ammissibilità delle prove è cruciale, poiché influisce sulla capacità dell'arbitro di gestire il processo in modo efficace. La riforma del 2006 ha introdotto cambiamenti significativi, ma molte incertezze permangono.

2.2 Coercibilità Delle Decisioni

La coercibilità delle decisioni della corte arbitrale è un argomento di rilevanza pratica. La capacità di far rispettare le decisioni arbitrali è fondamentale per la credibilità dell'arbitrato come strumento di risoluzione delle controversie. L'assistenza giudiziaria nell'ordinamento italiano e il confronto con altre realtà estere offrono spunti interessanti. La valutazione delle prove in arbitrato è un tema complesso, poiché l'insindacabilità delle motivazioni e la vincolatività delle prove legali pongono sfide significative. La necessità di un'analisi dettagliata delle forme di assistenza giudiziaria è evidente, poiché essa influisce sulla capacità dell'arbitro di prendere decisioni informate e giuste.

III. I Singoli Mezzi Di Prova

Il terzo capitolo si concentra sui singoli mezzi di prova utilizzati in arbitrato. La distinzione tra prove illecite e prove atipiche è fondamentale per comprendere le modalità di ammissibilità e valutazione delle prove. La testimonianza, la consulenza tecnica e il giuramento sono analizzati in dettaglio, evidenziando le loro caratteristiche e le problematiche associate. La prova documentale è un altro aspetto cruciale, poiché l'evoluzione tecnologica ha modificato le modalità di presentazione e valutazione delle prove. La questione della compatibilità tra giuramento e arbitrato è discussa, con riferimento alle sanzioni penali per falso giuramento. L'analisi dei mezzi di prova offre una visione approfondita delle dinamiche che caratterizzano il processo arbitrale.

3.1 Prove Illecite e Atipiche

La distinzione tra prove illecite e prove atipiche è cruciale per la valutazione delle prove in arbitrato. Le prove illecite, in particolare, pongono interrogativi etici e legali, poiché la loro ammissibilità può compromettere l'integrità del processo. La valutazione delle prove atipiche richiede un'analisi attenta, poiché esse possono assumere forme diverse e presentare sfide uniche. La testimonianza è uno dei mezzi di prova più utilizzati, ma la sua ammissibilità è soggetta a regole specifiche. La consulenza tecnica, d'altra parte, offre un supporto esperto, ma la sua utilizzabilità dipende dalla capacità dell'arbitro di valutare correttamente le informazioni fornite.

3.2 La Prova Documentale

La prova documentale è un elemento chiave nel processo arbitrale. L'evoluzione tecnologica ha trasformato le modalità di presentazione delle prove, rendendo necessaria una riflessione sulle nuove forme di documentazione. L'atto pubblico e la proposizione della querela di falso sono aspetti importanti da considerare. La questione della disclosure e dei documenti in possesso della parte è cruciale, poiché influisce sulla trasparenza e sull'equità del processo. La valutazione della prova documentale richiede un'attenzione particolare, poiché essa può influenzare significativamente le decisioni arbitrali. L'analisi dei mezzi di prova in arbitrato offre una visione complessiva delle dinamiche che caratterizzano il processo e delle sfide che gli arbitri devono affrontare.

Riferimento del documento

  • I poteri dell'arbitro in materia di istruzione probatoria (Prof. Roberto Martino)
  • La disciplina positiva in materia di procedimento ed istruzione probatoria nell’arbitrato
  • Il potere “sussidiario” degli arbitri
  • Il contraddittorio in arbitrato
  • I principi di ordine pubblico processuale