
Il Paradiso Errante: La Sede Originaria dell'Umanità tra Racconto Biblico e Ideologie Razziali
Informazioni sul documento
Autore | Stefano De Zotti |
Scuola | Università degli Studi |
Specialità | Conservazione dei Beni Culturali |
Anno di pubblicazione | 2016 / 2017 |
Luogo | Milano |
Tipo di documento | tesi di laurea |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 98 |
Formato | |
Dimensione | 3.09 MB |
- Storia della storiografia
- Origini dell'umanità
- Studi semitistici
Riassunto
I. Introduzione
L'introduzione del documento 'Il Paradiso Errante' stabilisce il contesto della ricerca, evidenziando l'importanza di esplorare le origini dei Semiti in relazione alle teorie linguistiche e storiche. L'autore sottolinea che l'Arabia è considerata il fulcro della storia semitica, con Renan come figura centrale. La sua visione, contrariamente al determinismo ambientale, suggerisce un'origine asiatica per i Semiti. La ricerca si espande oltre i confini semitici, cercando di connettere le origini umane a un modello biblico. La connessione tra Semiti e Ariani è analizzata, evidenziando come queste categorie siano state costruite dai filologi del XIX secolo. La ricerca si propone di esaminare come la tradizione biblica continui a influenzare la ricerca della 'sede originaria dell'umanità'.
II. Il Paradiso Terrestre tra Medioevo e Riforma
Il primo capitolo analizza l'evoluzione del concetto di paradiso terrestre dal Medioevo all'Illuminismo. Si evidenzia come la ricerca dell'Eden si sia trasformata in una ricerca della sede originaria dell'umanità, coinvolgendo discipline come l'etnologia e la mitologia. L'eredità biblica continua a influenzare le nuove discipline, che si fondano su un'impronta monogenista. L'analisi di autori come Tournefort e Calmet mette in luce le loro visioni sulla fertilità delle terre armene e georgiane, identificando fiumi come l'Araxes e il Phasis come parte del paradiso. La ricerca si estende a regioni come il Kashmir, dove Adelung e Herder identificano i fiumi dell'Asia come elementi chiave nella ricerca del paradiso terrestre.
III. La Costruzione Mitica del Bolor tagh
Il terzo capitolo si concentra sulla costruzione mitica del Bolor-tagh e sull'importanza di Renan nella scienza dello spirito umano. Renan propone un'origine dei Semiti e degli Ariani nelle vette dell'Asia, suggerendo che la geografia sacra gioca un ruolo cruciale nella comprensione delle origini umane. La paleontologia linguistica semitica è esplorata per evidenziare le connessioni tra linguaggio e identità culturale. Le foreste d'Europa e le sabbie dell'Arabia sono analizzate come simboli di diversità culturale e storica. La ricerca di un'origine comune è vista come un tentativo di unificare le narrazioni storiche e mitologiche, contribuendo a una comprensione più profonda delle origini umane.
IV. Conclusioni
Le conclusioni del documento riassumono l'importanza di riconsiderare le origini dell'umanità attraverso una lente critica. La ricerca mette in evidenza come le ideologie razziali abbiano influenzato la comprensione delle origini umane, spesso distorcendo le narrazioni storiche. L'analisi delle fonti bibliche e delle teorie linguistiche offre una nuova prospettiva sulla ricerca della 'sede originaria dell'umanità'. La documentazione storica e le teorie presentate nel lavoro sono fondamentali per comprendere le dinamiche culturali e sociali contemporanee, suggerendo che la ricerca delle origini non è solo un esercizio accademico, ma ha implicazioni significative per la società moderna.
Riferimento del documento
- Atena Nera. Le radici afroasiatiche della civiltà classica, vol. I: L’invenzione dell’antica Grecia, 1785-1985 (Martin Bernal)
- Le lingue del paradiso. Ariani e Semiti: una coppia provvidenziale (Maurice Olander)
- Il mito ariano. Le radici del razzismo e dei nazionalismi (Léon Poliakov)
- Orientalismo. L’immagine europea dell’Oriente (Edward W. Said)
- Histoire générale des langues sémitiques (Ernest Renan)