
Il ruolo del debulking chirurgico nella risposta alla terapia con analogo della somatostatina nell’acromegalia
Informazioni sul documento
Autore | Elena Beltrametti |
Scuola | Università Degli Studi Di Genova |
Specialità | Corso Di Laurea Magistrale In Medicina E Chirurgia |
Anno di pubblicazione | 2018-2019 |
Luogo | Genova |
Tipo di documento | tesi di laurea |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 61 |
Formato | |
Dimensione | 1.68 MB |
- Acromegalia
- Terapia con analogo della somatostatina
- Debulking chirurgico
Riassunto
I. Introduzione
L’acromegalia è una patologia rara, caratterizzata da elevati livelli di ormone della crescita (GH) e da deformazioni somatiche. La condizione è spesso causata da un adenoma ipofisario GH-secernente, presente nel 95-98% dei casi. La diagnosi tardiva può portare a complicanze sistemiche e a un aumento della mortalità. È fondamentale comprendere il ruolo del debulking chirurgico nella gestione di questa malattia. La chirurgia può ridurre la massa tumorale, migliorando la risposta alla terapia con analogo della somatostatina (SSA). La letteratura suggerisce che il debulking chirurgico può ottimizzare l'efficacia della terapia medica, specialmente nei pazienti con adenomi di grandi dimensioni. La combinazione di intervento chirurgico e terapia farmacologica rappresenta un approccio integrato per il trattamento dell’acromegalia.
II. Epidemiologia e Diagnosi
L’acromegalia ha una prevalenza di 2,8-13,7 casi ogni 100.000 persone. L’incidenza annuale è stimata tra 0,2 e 1,1 casi per 100.000. La diagnosi è spesso tardiva, avvenendo tra la quarta e la quinta decade di vita. I sintomi clinici includono crescita acrale e alterazioni morfologiche. Lo screening per l’acromegalia si basa sul dosaggio di IGF-1, un parametro più stabile rispetto al GH. È cruciale considerare i fattori confondenti che possono influenzare i livelli di IGF-1, come epatopatia avanzata o carenza nutrizionale. La diagnosi precoce è essenziale per migliorare gli esiti clinici e ridurre le complicanze associate alla malattia.
III. Trattamento e Ruolo del Debulking Chirurgico
Il trattamento dell’acromegalia include interventi chirurgici, terapia medica e radioterapia. Il debunking chirurgico è particolarmente rilevante nei pazienti con adenomi di grandi dimensioni. La resezione chirurgica può ridurre significativamente la massa tumorale, facilitando una migliore risposta alla terapia con analogo della somatostatina. Studi recenti indicano che i pazienti sottoposti a debulking chirurgico mostrano un miglioramento nella risposta terapeutica e una riduzione dei sintomi. L'approccio combinato di chirurgia e terapia farmacologica rappresenta una strategia promettente per ottimizzare i risultati clinici e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da acromegalia.
IV. Conclusioni
Il ruolo del debulking chirurgico nella gestione dell’acromegalia è cruciale. La combinazione di intervento chirurgico e terapia con analogo della somatostatina offre un approccio integrato che può migliorare significativamente gli esiti clinici. La ricerca continua a esplorare l'efficacia di queste strategie terapeutiche, evidenziando l'importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo. L'acromegalia, se non trattata adeguatamente, può portare a gravi complicanze. Pertanto, è fondamentale che i professionisti della salute siano informati sulle opzioni terapeutiche disponibili e sull'importanza del debulking chirurgico nella gestione di questa patologia complessa.