
La cancellazione delle società commerciali dal Registro delle imprese: riflessi civilistici e tributari
Informazioni sul documento
Autore | Dott.ssa Maria Palma Iaccarino |
Scuola | Università degli studi di Napoli Federico II |
Specialità | Diritto delle persone, delle imprese e dei mercati |
Anno di pubblicazione | 2018/2019 |
Luogo | Napoli |
Tipo di documento | tesi di dottorato |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 178 |
Formato | |
Dimensione | 1.67 MB |
- Diritto delle società
- Registro delle imprese
- Cancellazione delle società
Riassunto
I. Introduzione
La cancellazione delle società commerciali dal Registro delle imprese rappresenta un tema di rilevante importanza nel panorama giuridico italiano. La questione degli effetti giuridici derivanti dalla cancellazione è stata oggetto di ampio dibattito, sia in dottrina che in giurisprudenza. L'introduzione dell'art. 28, D.Lgs. n. 175/2014 ha ulteriormente complicato la materia, introducendo la sopravvivenza fiscale quinquennale delle società estinte. Questo intervento normativo ha suscitato interrogativi sulla legittimità costituzionale e sull'impatto pratico delle disposizioni. La ricerca si propone di analizzare le conseguenze della cancellazione, evidenziando le problematiche legate alla successione dei diritti e doveri delle società estinte. La complessità della materia richiede un'analisi approfondita delle norme vigenti e delle interpretazioni giurisprudenziali, al fine di chiarire le implicazioni pratiche per i soggetti coinvolti.
II. Evoluzione Normativa e Giurisprudenziale
Il primo capitolo del documento si concentra sull'evoluzione normativa e giurisprudenziale riguardante la cancellazione delle società. Si evidenzia l'assenza di una disciplina positiva durante la vigenza del codice di commercio, che ha portato a un orientamento giurisprudenziale prevalente. L'introduzione del codice civile ha segnato un cambiamento significativo, con l'art. 2456 c.c. che ha conferito una efficacia dichiarativa alla cancellazione. La riforma del diritto societario del 2003 ha ulteriormente modificato la percezione della cancellazione, introducendo l'idea di efficacia costitutiva. Le sentenze della Corte di Cassazione del 2010 e del 2013 hanno consolidato la tesi della cancellazione come causa di estinzione delle società, sollevando interrogativi sulla sorte dei rapporti giuridici pendenti. La giurisprudenza ha cercato di fornire risposte a queste questioni, delineando un quadro normativo complesso e in continua evoluzione.
2.1. L Impatto del Codice Civile
L'introduzione del codice civile ha avuto un impatto significativo sulla cancellazione delle società. L'art. 2456 c.c. ha stabilito che la cancellazione dal Registro delle imprese comporta l'estinzione delle società, indipendentemente dalla presenza di rapporti giuridici pendenti. Questa interpretazione ha portato a una maggiore chiarezza, ma ha anche sollevato interrogativi sulla gestione dei diritti e doveri delle società estinte. La giurisprudenza ha cercato di affrontare queste problematiche, evidenziando la necessità di una regolamentazione più chiara per garantire la protezione dei creditori e la certezza del diritto.
III. Effetti Fiscali della Cancellazione
Il terzo capitolo analizza gli effetti fiscali della cancellazione delle società, con particolare attenzione alla sopravvivenza fiscale quinquennale. L'art. 28, D.Lgs. n. 175/2014 ha introdotto una serie di novità che hanno suscitato preoccupazioni riguardo alla legittimità costituzionale. La norma prevede che, nonostante la cancellazione, le società estinte possano continuare a essere soggette a obblighi fiscali per un periodo di cinque anni. Questo ha sollevato interrogativi sulla responsabilità degli ex liquidatori e soci, nonché sulla validità degli atti impositivi notificati alle società estinte. La giurisprudenza ha cercato di chiarire questi aspetti, ma rimangono aperte questioni critiche che necessitano di ulteriori approfondimenti.
3.1. La Validità degli Atti Impositivi
La validità degli atti impositivi notificati alle società estinte è un tema centrale nella discussione sugli effetti fiscali della cancellazione. La Corte di Cassazione ha affrontato la questione, stabilendo che la responsabilità degli ex liquidatori e soci può essere invocata anche dopo la cancellazione. Questo solleva interrogativi sulla protezione dei diritti dei creditori e sulla necessità di una regolamentazione chiara per evitare conflitti giuridici. La questione della sopravvivenza fiscale delle società estinte rimane un argomento di dibattito, evidenziando la complessità della materia e la necessità di un intervento normativo più incisivo.
Riferimento del documento
- Corte di Cassazione, SS.UU., 22 febbraio 2010, sentenze nn. 4060, 4061 e 4062 (Corte di Cassazione)
- Corte di Cassazione, SS.UU., 12 marzo 2013, sentenze nn. 6070, 6071, 6072 (Corte di Cassazione)
- D.Lgs. n. 175/2014 (Legislatore)
- art. 2456 c.c. (Codice Civile)
- art. 2495 c.c. (Codice Civile)