La didattica per competenze della matematica

La didattica per competenze rappresenta un approccio innovativo nell'insegnamento della matematica. Questo metodo si concentra sulla capacità degli studenti di applicare le conoscenze in contesti reali, piuttosto che sulla mera memorizzazione di informazioni. La competenza viene vista come un insieme articolato di elementi, che include conoscenze, abilità e esperienze. L'importanza di questo approccio è evidenziata dalla necessità di preparare gli studenti a fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo, dove le competenze pratiche sono fondamentali. Come affermato nel documento, "la competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta, ma la mobilizzazione di risorse in situazioni specifiche". Questo concetto sottolinea l'importanza di un insegnamento che vada oltre la teoria, mirando a formare cittadini capaci di affrontare problemi complessi.

Il documento esplora varie visioni di competenza, evidenziando come queste possano influenzare l'approccio didattico. Una visione è quella della competenza come performance, che si concentra su requisiti organizzativi piuttosto che sulle capacità individuali. Un'altra visione considera la competenza come somma di parti, dove si analizzano frammenti di conoscenza e abilità. Tuttavia, la visione più completa è quella che definisce la competenza come un atto di mobilitazione efficace delle risorse personali. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire che gli studenti non solo apprendano, ma siano anche in grado di applicare le loro conoscenze in situazioni pratiche. La citazione di G. Le Boterf, "la competenza è un saper agire riconosciuto", riassume perfettamente l'essenza di questo concetto.

Il passaggio dalle competenze alla competenza è un tema centrale nel documento. La competenza è descritta come un'integrazione di conoscenze, abilità e capacità metacognitive. Questo implica che non esiste competenza senza la co-presenza di tutti questi fattori. La mobilitazione di risorse personali è essenziale per risolvere problemi e completare compiti in vari contesti. La definizione di competenza come "sapere agito" evidenzia l'importanza di un apprendimento attivo e contestualizzato. La capacità di affrontare situazioni nuove e complesse è cruciale nel mondo attuale, dove le sfide sono in continua evoluzione. La formazione deve quindi mirare a sviluppare non solo conoscenze teoriche, ma anche abilità pratiche e sociali.

Il documento affronta anche le missioni dell'educazione secondo Morin, che includono l'insegnamento della condizione umana e l'educazione alla cittadinanza. Questi aspetti sono fondamentali per formare cittadini consapevoli e responsabili. La cittadinanza è vista in una dimensione globale e locale, richiedendo un'educazione che integri diverse identità e appartenenze. Le sfide culturali, civiche e sociologiche che l'educazione deve affrontare sono complesse e richiedono un approccio multidisciplinare. La necessità di un'alleanza tra sapere umanistico e cultura tecnico-scientifica è cruciale per evitare la superspecializzazione e promuovere una visione integrata della conoscenza. La citazione di Montaigne, "è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena", sottolinea l'importanza di un apprendimento significativo e applicabile.