La riabilitazione dei mascellari atrofici mediante impianti zigomatici: studio clinico osservazionale

La riabilitazione dei mascellari atrofici mediante impianti zigomatici: studio clinico osservazionale

Informazioni sul documento

Autore

Marco Gamalero

Scuola

Università Degli Studi Di Genova

Specialità Odontoiatria E Protesi Dentale
Anno di pubblicazione 2019/2020
Luogo Genova
Tipo di documento tesi di laurea
Lingua Italian
Numero di pagine 102
Formato
Dimensione 2.27 MB
  • Implanti zigomatici
  • Odontoiatria
  • Riabilitazione dei mascellari atrofici

Riassunto

I. Introduzione

L'impianto zigomatico rappresenta una soluzione innovativa per la riabilitazione dei mascellari atrofici. Questa metodica, sviluppata da Brånemark negli anni '90, è stata concepita per affrontare le sfide protesiche e chirurgiche associate a gravi atrofie ossee. Le atrofie mascellari possono derivare da diverse cause, tra cui la perdita di elementi dentali in età precoce o esiti di maxillectomie. L'obiettivo principale di questa riabilitazione è fornire un ancoraggio posteriore per protesi dentali fisse, garantendo una soluzione rapida rispetto ad altre tecniche. Le statistiche indicano un tasso di sopravvivenza degli impianti che si attesta intorno al 90%, rendendo questa opzione altamente efficace per la risoluzione degli edentulismi. Tuttavia, l'uso di materiali ossei autologhi presenta sfide significative, come la necessità di prelievi e tempi di guarigione prolungati. Pertanto, è fondamentale esplorare alternative come gli impianti corti e pterigoidei, che saranno analizzati in seguito.

II. Osteointegrazione

L'osteointegrazione è un fenomeno cruciale per il successo degli impianti dentali. Essa si verifica quando un impianto in titanio stabilisce un contatto diretto con l'osso vivo, creando una connessione stabile e duratura. Questo processo è stato descritto per la prima volta da Brånemark, il quale ha condotto ricerche pionieristiche nel 1952. L'osteointegrazione è essenziale per garantire la funzionalità e la longevità degli impianti. La ricopertura della mucosa e la formazione di tessuto connettivo attorno all'impianto sono fasi fondamentali che influenzano il risultato finale. L'uso di impianti endossei a contatto diretto con l'osso è attualmente la pratica più comune, poiché offre risultati clinici superiori rispetto ad altre tipologie di impianti. La comprensione approfondita di questo fenomeno è vitale per migliorare le tecniche chirurgiche e ottimizzare i protocolli di riabilitazione.

III. Complicanze e Criteri di Successo

Le complicanze associate all'uso degli impianti zigomatici possono variare da problematiche intraoperatorie a complicanze postoperatorie. È fondamentale identificare e gestire queste complicanze per garantire il successo a lungo termine della riabilitazione. I criteri di successo per gli impianti zigomatici includono la stabilità dell'impianto, la salute dei tessuti molli perimplantari e l'assenza di patologie sinusali. La valutazione continua delle condizioni cliniche dei pazienti è essenziale per monitorare l'efficacia del trattamento. Inoltre, l'analisi dei dati clinici raccolti e dei questionari somministrati ai pazienti fornisce informazioni preziose per migliorare le pratiche cliniche. La prevenzione delle complicanze e l'adozione di protocolli chirurgici ben definiti sono elementi chiave per ottimizzare i risultati e garantire la soddisfazione del paziente.

Riferimento del documento

  • Sopravvivenza degli impianti dentali (Adell, Eriksson, Lekholm, Branemark, & Jemt)
  • Sopravvivenza degli impianti dentali (Lekholm, Gunne, Henry, Lindén, & Bergstrom)
  • Sopravvivenza degli impianti dentali (Albrektsson, Lekholm, Worthington, & Eriksson)
  • Sopravvivenza degli impianti dentali (Simion, Jovanovic, Tinti, & Benfenati)
  • Sopravvivenza degli impianti dentali (Esposito, Worthington, & Coulthard)