Sclerosi Sistemica e Vaccinazioni: Studio di Coorte sulla Percentuale di Pazienti Vaccinati

Sclerosi Sistemica e Vaccinazioni: Studio di Coorte sulla Percentuale di Pazienti Vaccinati

Informazioni sul documento

Autore

Giacomo Sambuceti

instructor Chiar.mo Prof. Giuseppe Murdaca
Scuola

Università degli Studi di Genova

Specialità Medicina e Chirurgia
Anno di pubblicazione 2019-2020
Luogo Genova
Tipo di documento tesi di laurea
Lingua Italian
Numero di pagine 71
Formato
Dimensione 1.78 MB
  • Sclerosi Sistemica
  • Vaccinazioni
  • Malattie Autoimmuni

Riassunto

I. Introduzione

La Sclerosi Sistemica (SSc) è una malattia autoimmune complessa, caratterizzata da un'elevata mortalità e da un rischio infettivo aumentato. La sua eterogeneità rende difficile la diagnosi e la prognosi. La vaccinazione emerge come un metodo efficace per prevenire le infezioni respiratorie, cruciali per i pazienti affetti da SSc. Questo studio si propone di analizzare l'impatto di una campagna vaccinale attiva sulla percentuale di pazienti vaccinati contro l'influenza e lo Streptococcus pneumoniae. L'obiettivo è dimostrare che un approccio proattivo possa migliorare significativamente i tassi di immunizzazione. La ricerca si basa su una coorte di 91 soggetti SSc e 52 controlli, con un follow-up di tre anni. I dati raccolti includono informazioni demografiche, cliniche e relative alle vaccinazioni, permettendo di esaminare le correlazioni tra le variabili demografiche e la somministrazione dei vaccini.

II. Metodologia

Lo studio ha utilizzato un approccio di coorte per analizzare i dati di 91 pazienti affetti da Sclerosi Sistemica e 52 controlli. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso visite periodiche di follow-up, durante le quali sono stati registrati dati demografici, clinici e relativi alle vaccinazioni. L'analisi ha incluso variabili come l'età, il sesso e la storia clinica dei pazienti. I risultati hanno mostrato un aumento significativo del tasso di copertura vaccinale, che ha raggiunto oltre il 75%, in linea con le linee guida del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019. L'età superiore ai 65 anni è emersa come un fattore chiave correlato a una maggiore probabilità di vaccinazione, evidenziando l'importanza di targetizzare le campagne vaccinali verso le fasce di popolazione più vulnerabili.

III. Risultati

I risultati dello studio indicano un miglioramento significativo nella copertura vaccinale tra i pazienti SSc nel corso degli anni. L'analisi ha rivelato che il tasso di immunizzazione è aumentato, raggiungendo i livelli raccomandati dal PNPV. Inoltre, il confronto con una coorte marchigiana ha mostrato una superiorità statistica nei tassi di vaccinazione, sebbene con pochi riscontri significativi per la vaccinazione antinfluenzale. Questi risultati suggeriscono che le campagne vaccinali attive possono avere un impatto positivo sulla salute pubblica, specialmente per le popolazioni vulnerabili come i pazienti affetti da SSc. La mancanza di correlazioni significative con le vaccinazioni indica che la protezione è stata estesa a una popolazione più ampia, senza limitarsi a categorie specifiche.

IV. Conclusioni

Le conclusioni dello studio evidenziano l'importanza di una campagna vaccinale attiva per migliorare i tassi di immunizzazione tra i pazienti affetti da Sclerosi Sistemica. Nonostante le percentuali iniziali di immunizzati non fossero in linea con gli obiettivi del PNPV, l'intervento ha dimostrato di fare la differenza. La ricerca sottolinea la necessità di continuare a promuovere la vaccinazione in questa popolazione, per ridurre il rischio di infezioni gravi. Inoltre, i risultati suggeriscono che le strategie vaccinali dovrebbero essere adattate per affrontare le specifiche esigenze dei pazienti SSc, garantendo una protezione adeguata e tempestiva.

Riferimento del documento

  • Sclerosi Sistemica e Vaccinazioni: Studio di Coorte sulla Percentuale di Pazienti Vaccinati (Giacomo Sambuceti)
  • La morfea è sicuramente la tipologia a carattere maggiormente benigno (Hachulla E)
  • Dharamsi JW e colleghi nel 2013 hanno dimostrato che la presenza di ANA (Dharamsi JW)
  • La lcSSC è una variante di malattia più aggressiva (Ana Arana-Guajardo)
  • A rendere maggiormente definita la differenza della forma limitata rispetto alla diffusa (Adigun R)