
La produttività italiana nel periodo 2008-2016: determinanti e misure
Informazioni sul documento
Autore | Francesca Lotti |
Scuola | Dipartimento di Impresa e Management |
Anno di pubblicazione | 2017/2018 |
Tipo di documento | tesi |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 170 |
Formato | |
Dimensione | 2.28 MB |
- Produttività
- Crescita economica
- Economia italiana
Riassunto
I. Introduzione
La produttività è un concetto cruciale per la sopravvivenza delle imprese. Come affermato da Syverson, la produttività non è solo un indicatore economico, ma un fattore determinante per la competitività di un'intera nazione. L'analisi della performance della manifattura italiana nel periodo 2008-2016 rivela che l'Italia ha faticato a mantenere il passo con i principali paesi europei. La crescita della produttività è stata quasi nulla, evidenziando la necessità di comprendere i fattori che influenzano questo fenomeno. L'obiettivo di questo studio è chiarire il concetto di produttività, analizzando le sue determinanti e le misure utilizzate per valutarla. La letteratura esistente offre diverse metodologie per la scomposizione della produttività, ma i risultati variano notevolmente. È essenziale, quindi, stabilire un framework concettuale che colleghi le misure di produttività all'analisi della crescita economica.
II. Determinanti della Produttività
Le determinanti della produttività possono essere suddivise in fattori interni ed esterni. Tra i fattori interni, le pratiche manageriali, la qualità degli input e l'innovazione giocano un ruolo fondamentale. L'Information Technology e la ricerca e sviluppo (R&D) sono essenziali per migliorare l'efficienza produttiva. D'altra parte, i fattori esterni includono la concorrenza, la regolamentazione e il contesto economico. Questi elementi influenzano la capacità delle imprese di adattarsi e innovare. La letteratura suggerisce che le differenze nella produttività tra le imprese possono derivare da variabili sistematiche piuttosto che da fattori casuali. La comprensione di queste dinamiche è cruciale per sviluppare politiche economiche efficaci.
III. Misurazione della Produttività
La misurazione della produttività è un compito complesso, ma fondamentale per analizzare la performance economica. Le principali misure includono la produttività del lavoro, la total factor productivity (TFP) e la produttività del capitale. Il manuale OECD del 2001 fornisce un quadro di riferimento per la misurazione della produttività a livello aggregato e settoriale. È importante notare che non solo il livello assoluto della produttività conta, ma anche la sua dinamica nel tempo. La scomposizione della crescita della produttività in contributi di diversi gruppi di imprese offre spunti significativi per comprendere le variazioni nel tempo. Le metodologie di scomposizione, come quelle proposte da Melitz e Polanec, sono essenziali per analizzare l'efficienza delle imprese.
IV. Analisi Empirica
L'analisi empirica dei dati di impresa fornisce una visione dettagliata della produttività italiana. I risultati della scomposizione statica e dinamica rivelano differenze significative tra le imprese. Le evidenze mostrano che le imprese più produttive tendono a mantenere la loro posizione nel tempo, mentre quelle meno produttive faticano a recuperare. Questo fenomeno è influenzato da variabili come l'innovazione e la qualità della gestione. L'analisi dei dati suggerisce che le politiche economiche dovrebbero concentrarsi sul miglioramento delle pratiche manageriali e sull'incentivazione della R&D per stimolare la produttività. La comprensione di questi risultati è cruciale per formulare strategie che possano migliorare la competitività dell'industria italiana.
Riferimento del documento
- What Determines Productivity? (Syverson)
- Measuring Productivity, Measurement of aggregate and industry-level productivity growth (OECD)
- Productivity: Determinants and Measures (Bugamelli, Lotti et al.)
- Productivity Growth in the United States (Melitz, Polanec)
- The Role of Information Technology in Productivity (Baily, Hulten, Campbell)