Le Cupole del Complesso Archeologico delle Terme di Baia: Geometria degli Spazi e Fenomeni Luminosi

Le Cupole del Complesso Archeologico delle Terme di Baia: Geometria degli Spazi e Fenomeni Luminosi

Informazioni sul documento

Autore

Arch. Mariano Marmo

Scuola

Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Specialità Tecnologia dell’Architettura e Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente
Anno di pubblicazione XXX ciclo
Luogo Napoli
Tipo di documento Dottorato di Ricerca
Lingua Italian
Numero di pagine 201
Formato
Dimensione 6.82 MB
  • Archeologia
  • Architettura Romana
  • Terme di Baia

Riassunto

I. Introduzione

Le cupole del Complesso Archeologico delle Terme di Baia rappresentano un esempio straordinario di architettura romana, caratterizzate da spazi voltati e fenomeni luminosi. Queste strutture hanno suscitato l'interesse di studiosi e viaggiatori nel corso dei secoli, grazie alla loro bellezza e complessità. La geometria degli spazi interni, in particolare, è stata oggetto di studio approfondito, rivelando un legame intrinseco con il Pantheon. La cupola di Mercurio, in particolare, è stata identificata come un prototipo della cupola romana, evidenziando l'abilità costruttiva degli architetti dell'epoca. La ricerca si propone di analizzare le matrici geometriche che hanno influenzato la progettazione di queste strutture, utilizzando modelli tridimensionali e tecnologie digitali per una comprensione più profonda.

II. Storia e Contesto

Baia, conosciuta come la pusilla Roma dei Campi Flegrei, è stata un centro di grande importanza durante l'epoca romana. La sua posizione privilegiata e le sorgenti termali hanno attratto nobili e imperatori, rendendola un luogo di svago e lusso. La storia di Baia è segnata da eventi significativi, come il bradisismo, che ha portato alla sommersione di gran parte delle strutture romane. La ricerca storica ha messo in luce le trasformazioni subite dal sito nel corso dei secoli, complicando la ricostruzione delle forme originali. La documentazione storica, insieme a studi archeologici, ha fornito un quadro complesso delle dinamiche che hanno influenzato l'architettura di Baia.

III. Analisi Architettonica

L'analisi delle cupole del Complesso Archeologico si concentra sulle geometrie e sui materiali utilizzati. La cupola di Mercurio, ad esempio, presenta caratteristiche uniche che la distinguono da altre strutture romane. La metodologia di rilievo fotogrammetrico ha permesso di ottenere modelli dettagliati, facilitando l'interpretazione delle geometrie complesse. La relazione tra luce e architettura è un tema centrale, poiché le aperture e le nicchie sono progettate per interagire con i fenomeni luminosi. Questi aspetti non solo arricchiscono l'esperienza visiva, ma evidenziano anche l'intento progettuale degli architetti romani, che cercavano di creare spazi che dialogassero con l'ambiente circostante.

IV. Implicazioni Culturali e Tecnologiche

Le cupole non sono solo esempi di abilità architettonica, ma anche simboli della cultura romana. La loro progettazione riflette una comprensione avanzata della geometria e della fisica della luce. L'uso di tecnologie moderne, come il rilievo digitale, offre nuove opportunità per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale. La ricerca suggerisce che l'adozione di tecnologie innovative può migliorare l'accessibilità e la fruizione delle strutture storiche. La valorizzazione delle cupole attraverso la tecnologia digitale potrebbe attrarre un pubblico più vasto, promuovendo la consapevolezza e l'apprezzamento per il patrimonio archeologico.

V. Conclusioni

Il Complesso Archeologico delle Terme di Baia offre un'importante opportunità di studio per comprendere l'architettura romana e le sue interazioni con l'ambiente. Le cupole rappresentano un caso unico di innovazione architettonica, con implicazioni significative per la storia dell'architettura. La ricerca continua a rivelare nuovi aspetti di queste strutture, contribuendo a una comprensione più profonda del loro valore culturale e storico. La combinazione di studi storici e tecnologie moderne promette di arricchire ulteriormente il campo della ricerca archeologica, aprendo la strada a nuove scoperte e interpretazioni.

Riferimento del documento

  • Baia: la “pusilla Roma” dei Campi Flegrei (Cicerone)
  • nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis (Orazio)
  • Accademia dei Lincei del 1976
  • Paolo Antonio Paoli
  • Amedeo Maiuri