
Struttura e Funzionalità della Comunità Meso-Zooplanctonica in Ambiente Marino Costiero: Studio nell'AMP di Portofino
Informazioni sul documento
Autore | Povero Paolo |
Scuola | Università degli Studi di Genova |
Specialità | Biologia ed Ecologia Marina |
Anno di pubblicazione | 2019/2020 |
Luogo | Genova |
Tipo di documento | tesi di laurea sperimentale |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 135 |
Formato | |
Dimensione | 5.01 MB |
- Ecologia Marina
- Meso-Zooplancton
- Ambiente Marino Costiero
Riassunto
I. Introduzione
La struttura e la funzionalità della comunità meso-zooplanctonica rivestono un'importanza cruciale negli ecosistemi marini. Gli organismi mesozooplanctonici, che si nutrono di fitoplancton, microzooplancton e detriti, svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione della produzione primaria. Questi organismi sono protagonisti nel flusso di particelle verticali negli oceani, influenzando il ciclo biogeochimico del carbonio e di altri nutrienti. Comprendere la loro funzionalità è essenziale per tracciare i cicli biogeochimici e prevedere le risposte future degli ecosistemi acquatici ai cambiamenti ambientali. La ricerca ha dimostrato che il mesozooplancton può fungere da indicatore della qualità ambientale, permettendo di valutare le alterazioni ecologiche. La composizione e l'abbondanza di questi organismi sono influenzate da variabili chimico-fisiche e biologiche, rendendo necessaria un'analisi approfondita delle loro dinamiche. Le osservazioni suggeriscono che le variazioni nella densità zooplanctonica sono correlate alle proprietà delle masse d'acqua, evidenziando l'importanza di monitorare questi parametri per comprendere le dinamiche ecologiche.
II. Obiettivi dello Studio
Il presente studio si inserisce nel progetto LTER (Ricerca Ecologica di Lungo Termine), che mira a monitorare e analizzare gli ecosistemi marini e le loro dinamiche. L'obiettivo principale è analizzare la struttura e la funzionalità della comunità mesozooplanctonica nell'Area Marina Protetta di Portofino. I campionamenti effettuati nel biennio 2018-2019 sono stati confrontati con i dati raccolti nel triennio 2003-2005, per identificare eventuali cambiamenti significativi. L'analisi si concentra sull'abbondanza e sulla biomassa del mesozooplancton, utilizzando un approccio modellistico per valutare le alterazioni del sistema. I risultati ottenuti possono fornire informazioni preziose per la caratterizzazione dello stato di salute dell'ecosistema marino, contribuendo a migliorare le strategie di monitoraggio e gestione delle risorse marine. La ricerca si propone di offrire suggerimenti pratici per ottimizzare le metodologie di campionamento e analisi, garantendo una valutazione più accurata delle dinamiche ecologiche.
III. Metodologia
La metodologia adottata per questo studio prevede un approccio integrato che combina campionamenti diretti e analisi statistiche. I campioni di mesozooplancton sono stati raccolti ogni 15 giorni, utilizzando il mezzo UniGe “M/B Veliger”. I dati raccolti sono stati analizzati nei laboratori del DISTAV, seguendo protocolli standardizzati per garantire l'affidabilità dei risultati. L'analisi si è concentrata su variabili fisiche, chimiche e biologiche, con particolare attenzione ai nutrienti inorganici e alla sostanza organica particellata. L'approccio modellistico ha permesso di valutare le interazioni tra le diverse variabili e di identificare i fattori che influenzano la funzionalità del sistema. Le tecniche multivariate utilizzate hanno dimostrato come le osservazioni differiscano significativamente in base alla stagionalità, evidenziando l'importanza di considerare le dinamiche temporali nella valutazione della comunità mesozooplanctonica.
IV. Risultati e Discussione
I risultati ottenuti dall'analisi dei campioni hanno rivelato differenze significative tra il triennio 2003-2005 e il biennio 2018-2019. È emersa una netta separazione stagionale, suggerendo che i cambiamenti ambientali, come l'aumento della temperatura, abbiano influenzato la comunità mesozooplanctonica. Le analisi statistiche hanno evidenziato variazioni nell'abbondanza e nella diversità degli organismi, indicando una possibile alterazione della funzionalità del sistema. Questi risultati sono di grande rilevanza per la gestione delle risorse marine, poiché forniscono indicazioni su come le comunità zooplanctoniche rispondano ai cambiamenti climatici. La comprensione di queste dinamiche è fondamentale per sviluppare strategie di conservazione e gestione sostenibile delle aree marine protette. La ricerca sottolinea l'importanza di un monitoraggio continuo e di approcci integrati per valutare lo stato di salute degli ecosistemi marini.
V. Conclusioni
In conclusione, lo studio della struttura e della funzionalità della comunità mesozooplanctonica nell'AMP di Portofino ha fornito informazioni preziose sulle dinamiche ecologiche in atto. I risultati evidenziano l'importanza di considerare le interazioni tra le variabili ambientali e biologiche per comprendere le risposte degli ecosistemi marini ai cambiamenti climatici. La ricerca ha dimostrato che il mesozooplancton può fungere da indicatore della qualità ambientale, contribuendo a valutare le alterazioni ecologiche. Le informazioni ottenute possono essere utilizzate per migliorare le strategie di monitoraggio e gestione delle risorse marine, garantendo una conservazione efficace degli ecosistemi marini. È fondamentale continuare a investire nella ricerca ecologica per affrontare le sfide future legate ai cambiamenti ambientali e alla sostenibilità degli ecosistemi marini.
Riferimento del documento
- Buitenhuis et al., 2006 (Buitenhuis et al.)
- de Senerpont Domis et al., 2013 (de Senerpont Domis et al.)
- Behrenfeld e Boss, 2014 (Behrenfeld e Boss)
- Webber et al., 2005 (Webber et al.)
- White et al., 2006 (White et al.)