
The Idiosyncratic Volatility Puzzle: Evidence and Implications for Financial Markets
Informazioni sul documento
Autore | Eduardo Cortellesi |
Scuola | Department of Economia e Finanza |
Specialità | Empirical Finance |
Anno di pubblicazione | 2018-2019 |
Luogo | Not Specified |
Tipo di documento | Thesis |
Lingua | English |
Numero di pagine | 75 |
Formato | |
Dimensione | 1.40 MB |
- Idiosyncratic Volatility Puzzle
- Asset Pricing
- Financial Markets
Riassunto
I. Introduzione
L'analisi della volatilità idiosincratica e della sua relazione con i rendimenti azionari è un tema centrale nel campo della finanza. Questo studio si propone di esaminare se la relazione negativa tra volatilità idiosincratica e rendimenti, identificata da Ang et al. (2006), sia ancora presente nel periodo post-crisi (2010-2018). La ricerca si concentra sulla differenza di performance tra portafogli composti da azioni con il più alto e il più basso livello di rischio idiosincratico. L'analisi si estende a diverse strategie di trading, testando l'efficacia di queste nel contesto della volatilità idiosincratica. L'ipotesi di lavoro è che la relazione tra volatilità idiosincratica e rendimenti sia dipendente dal periodo di detenzione, suggerendo che la diversificazione possa influenzare i risultati. L'uso della trasformata wavelet per analizzare i dati offre un approccio innovativo per comprendere le dinamiche di questo fenomeno.
II. Revisione della letteratura
La letteratura esistente sul tema della volatilità idiosincratica evidenzia come questo fenomeno sia stato oggetto di studio per decenni. La volatilità idiosincratica è spesso vista come un indicatore di rischio non diversificabile, e la sua relazione con i rendimenti è stata ampiamente documentata. Studi precedenti hanno dimostrato che gli investitori tendono a sottovalutare il rischio associato a questo tipo di volatilità. La revisione della letteratura mette in luce le diverse teorie che cercano di spiegare il puzzle della volatilità idiosincratica, inclusa l'ipotesi della eterogeneità degli orizzonti di investimento. Queste teorie forniscono un contesto utile per comprendere le implicazioni pratiche delle strategie di trading basate sulla volatilità idiosincratica.
III. Metodologia
La metodologia adottata in questo studio si basa su un'analisi quantitativa della volatilità idiosincratica. Viene effettuata una classificazione mensile delle azioni in quintili, in base ai livelli di volatilità idiosincratica. Si testano diversi periodi di detenzione (1, 3, 6 e 12 mesi) per valutare la dipendenza della relazione tra volatilità idiosincratica e rendimenti. L'analisi multi-risoluzione wavelet consente di esaminare il contributo di diverse frequenze al puzzle della volatilità idiosincratica. Le misure di valutazione delle performance sono calcolate per due strategie di trading, fornendo un quadro chiaro delle opportunità e dei rischi associati a ciascuna strategia.
IV. Risultati e discussione
I risultati ottenuti indicano una relazione negativa tra volatilità idiosincratica e rendimenti, confermando le scoperte di studi precedenti. La relazione è risultata dipendente dal periodo di detenzione, con un trend a forma di U invertita. L'analisi ha rivelato che le strategie di trading che sfruttano la volatilità idiosincratica possono generare rendimenti superiori, ma richiedono una gestione attenta del rischio. Le implicazioni pratiche di questi risultati sono significative per gli investitori, suggerendo che una maggiore attenzione alla volatilità idiosincratica potrebbe migliorare le performance del portafoglio. Inoltre, la diversificazione rimane un elemento chiave per mitigare i rischi associati a questo tipo di volatilità.
V. Conclusioni
In conclusione, lo studio del puzzle della volatilità idiosincratica offre importanti spunti per la teoria e la pratica finanziaria. La continua presenza di una relazione negativa tra volatilità idiosincratica e rendimenti post-crisi suggerisce che gli investitori devono riconsiderare le loro strategie di investimento. L'analisi della volatilità idiosincratica non solo arricchisce la comprensione teorica del rischio, ma fornisce anche strumenti pratici per migliorare le decisioni di investimento. Le raccomandazioni per future ricerche includono l'esplorazione di ulteriori variabili che potrebbero influenzare la relazione tra volatilità idiosincratica e rendimenti, nonché l'applicazione di metodologie innovative per l'analisi dei dati.
Riferimento del documento
- The Idiosyncratic Volatility Puzzle (Eduardo Cortellesi)
- The Volatility Puzzle (Ang et al. (2006))
- The M 2 measure
- Heterogeneity of investors’ investment horizons hypothesis
- Risk evaluation of P1-P5 and P1 strategies