Determinazione ANAC n. 358 del 29 marzo 2017: Linee guida per l'adozione dei codici di comportamento negli enti del SSN. Approvazione del nuovo Codice Etico dell'Istituto - IRCCS Crob

Codice Etico IRCCS CROB

Informazioni sul documento

Autore

Dott. G.B. Chiarelli

Scuola

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Specialità Non specificato nel documento
Azienda

IRCCS CROB

Luogo Rionero in Vulture (PZ)
Tipo di documento Codice Etico Aziendale
Lingua Italian
Formato | PDF
Dimensione 5.65 MB

Riassunto

I.Organizzazione e Vision dell IRCCS CROB

L'IRCCS CROB di Rionero in Vulture (PZ), un istituto di oncologia monospecialistico, si impegna a fornire assistenza e ricerca di alta qualità, mirando alla soddisfazione dei bisogni di salute dei cittadini. La sua vision punta a sviluppare sinergie interne ed esterne, rafforzando la sua posizione come istituzione guida nella ricerca scientifica regionale, integrandosi in reti funzionali per l'assistenza e la ricerca oncologica (es. Alleanza contro il Cancro). Il modello organizzativo prevede un approccio flessibile, condividendo risorse con altre aziende del Servizio Sanitario Regionale (SSR) per raggiungere gli obiettivi del Piano Sanitario Regionale (PSR). L'istituto è finanziato dallo stato per la sua attività di ricerca, principalmente clinica e traslazionale.

1. Descrizione dell IRCCS CROB

L'IRCCS CROB si presenta come un istituto di ricerca e cura monospecialistico in oncologia, caratterizzato da un'alta integrazione tra assistenza e ricerca. L'obiettivo principale è la soddisfazione dei bisogni e delle aspettative di salute dei cittadini, nel rispetto della dignità e della sicurezza. L'istituto gestisce le risorse con efficienza per garantire prestazioni di prevenzione e cura efficaci e tempestive. Oltre all'assistenza, il CROB svolge attività di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, offrendo prestazioni di ricovero e cura ad alta specialità. Come altri IRCCS, è un ospedale di eccellenza con finalità di ricerca biomedica e di organizzazione e gestione dei servizi sanitari, ricevendo finanziamenti statali specificamente dedicati alla ricerca applicata a terapie oncologiche. L'attenzione è posta sulla persona malata e sul rispetto delle sue differenze, riconoscendo l'importanza di evitare la 'gender-blindness' per garantire terapie appropriate e personalizzate, evitando diseconomie e sprechi per il Servizio Sanitario Regionale (SSR).

2. Modello Organizzativo e Governance Clinica

Il modello organizzativo dell'IRCCS CROB è descritto come 'aperto', in costante collaborazione con altre aziende del SSR. Questo approccio flessibile prevede la condivisione di risorse umane e tecnologiche per il raggiungimento degli obiettivi di salute definiti dal PSR. I processi decisionali, a tutti i livelli, sono orientati dall'etica clinica, mirando al miglioramento continuo della qualità dell'assistenza. Questo si ottiene attraverso la prevenzione, l'analisi e la risoluzione di problematiche etico-morali nella pratica clinica e nella ricerca. L'istituto promuove un'assistenza centrata sulla persona, rispettosa delle sue multidimensionalità, offrendo un contesto di ascolto e consapevolezza dei diritti e delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Il coinvolgimento di operatori sanitari, volontari e familiari è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Dal 2008, l'istituto possiede un Piano Qualità, aggiornato periodicamente con la partecipazione di tutti gli operatori (sanitari, amministrativi e tecnici).

3. Vision dell IRCCS CROB e Integrazione in Reti Funzionali

La vision dell'IRCCS CROB si concentra sulla capacità di sviluppare integrazioni, alleanze e sinergie interne ed esterne per arricchire e diffondere l'offerta di servizi e attività di ricerca. L'istituto mira al miglioramento continuo dei prodotti e dei risultati, alla valorizzazione del capitale umano e al coinvolgimento di operatori e cittadini. La configurazione dei reparti non seguirà le tradizionali suddivisioni per discipline mediche, ma punterà su una condivisione di posti letto e sale operatorie per garantire maggiore efficienza e flessibilità, con centralità del paziente. Anche la piattaforma ambulatoriale sarà riorganizzata per migliorare il flusso dei pazienti, evitando attese e assembramenti. L'IRCCS CROB si impegna ad assumere un ruolo guida nella configurazione delle reti funzionali per la ricerca e l'assistenza, partecipando attivamente a reti oncologiche come l'Alleanza contro il Cancro, e puntando ad essere l'istituzione di riferimento per la ricerca scientifica nella Regione, integrando la ricerca in tutte le strutture.

II.Codice Etico e Prevenzione della Corruzione

Il Codice Etico dell'IRCCS CROB, applicabile a tutti i dipendenti e collaboratori, si basa sui principi di integrità, correttezza, trasparenza ed equità. Mira a prevenire il conflitto di interessi, la corruzione e la mala gestione, definendo procedure per la dichiarazione di interessi finanziari e la gestione di situazioni potenzialmente critiche. Il codice affronta tematiche come la gestione dei regali, il comportamento nei rapporti privati e pubblici, l'uso delle informazioni riservate, e la prevenzione della corruzione in conformità con il D.P.R. 62/2013 e altre normative pertinenti (es. D.lgs. 50/2016 sugli appalti pubblici). Il responsabile della prevenzione della corruzione svolge un ruolo chiave nel monitoraggio e nell'applicazione del codice.

1. Principi Generali del Codice Etico

Il Codice Etico dell'IRCCS CROB si applica a tutti i dipendenti e collaboratori, senza eccezioni, e a chiunque instauri rapporti con l'Istituto. Il codice promuove l'adesione a principi fondamentali come l'integrità, la correttezza, la buona fede, la proporzionalità, l'obiettività, la trasparenza, l'equità e la ragionevolezza. I dipendenti devono agire con indipendenza e imparzialità, astendosi in caso di conflitto di interessi. È vietato l'utilizzo di informazioni riservate a fini privati e qualsiasi comportamento che possa danneggiare l'immagine o gli interessi dell'Istituto. Il codice si pone come strumento preventivo contro il malcostume e la corruzione, integrando le normative civili, amministrative e penali esistenti. Il codice recepisce i regolamenti interni dell'Istituto, obbligatori per tutti i dipendenti, soprattutto per coloro che sono iscritti ad albi professionali. Il rispetto della dignità della persona è un principio fondamentale, in linea con il DPR 16 aprile 2013, n. 62. Il codice fornisce canoni di comportamento per il personale, aiutando nell'adempimento delle proprie funzioni e prevenendo situazioni di mala gestione attraverso un controllo interno.

2. Prevenzione della Corruzione e Trasparenza

Il codice si concentra sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza. I dipendenti devono attenersi alle disposizioni del DPR n. 62/2013 riguardo a regali, compensi e altre utilità. La ricezione di più di tre regali di modica entità (sotto i 150 euro) dallo stesso soggetto nell'arco di un anno deve essere segnalata al responsabile della prevenzione della corruzione per verificare eventuali situazioni critiche. È vietato accettare incarichi da soggetti privati con interessi economici significativi nell'Istituto. La corretta applicazione del codice è monitorata dai dirigenti, dalle strutture di controllo interno, dall'ufficio disciplinare e dal responsabile della prevenzione della corruzione. La trasparenza e la tracciabilità dei processi decisionali sono garantite dall'utilizzo di sistemi informatici per la registrazione degli atti amministrativi. Entro 20 giorni dalla richiesta del responsabile della trasparenza, i dipendenti devono fornire le informazioni e i documenti richiesti. La tutela dei denuncianti di illeciti è garantita, con una procedura sottoposta a revisione periodica. Il codice promuove la sensibilizzazione e la formazione sui diritti e gli obblighi in materia di segnalazione di illeciti.

III.Conflitto di Interessi e Procedure di Appalto

Il codice dedica una sezione significativa al conflitto di interessi, in particolare nell'ambito delle procedure di appalto pubblico (D.lgs. 50/2016). Sono definite procedure per la dichiarazione e la gestione dei conflitti, comprese le situazioni che richiedono l'astensione dal partecipare a decisioni specifiche. Il codice evidenzia l'importanza della trasparenza e della tracciabilità dei processi decisionali, specificando le sanzioni per le violazioni, e includendo esempi concreti di situazioni conflittuali. L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) è citata come ente di riferimento per la consulenza e l'applicazione delle normative sulla trasparenza. Il codice si concentra anche sul tema dei contratti e altri atti negoziali, prevedendo controlli e procedure per evitare la corruzione.

1. Definizione e Rilevanza del Conflitto di Interessi

Il documento definisce il conflitto di interessi come una situazione in cui il personale, coinvolto nelle procedure di aggiudicazione di appalti e concessioni, ha un interesse finanziario, economico o personale che può compromettere la sua imparzialità e indipendenza. Questa definizione si allinea con l'articolo 7 del DPR 16 aprile 2013, n. 62, che stabilisce obblighi di astensione in casi specifici. Si sottolinea che anche un conflitto di interessi potenziale è rilevante, in quanto può compromettere l'imparzialità nelle decisioni. Il conflitto si verifica quando interessi privati del dipendente (RUP e titolari degli uffici competenti) possono influenzare negativamente l'esercizio delle sue funzioni pubbliche, ad esempio nelle fasi di valutazione tecnica, adozione di pareri, atti endoprocedimentali, provvedimento finale, esecuzione del contratto e collaudi. Il documento specifica la necessità di sanzioni adeguate per i conflitti di interessi non dichiarati, che devono fungere da deterrente. Sono inclusi esempi comuni di tali conflitti, non esplicitati nel testo ma indicati come presenti in un allegato.

2. Conflitto di Interessi nelle Procedure di Appalto D.lgs. 50 2016

La sezione si concentra sul conflitto di interessi nelle procedure di appalto, facendo specifico riferimento all'art. 42, commi 2 e 3, del D.lgs. n. 50/2016. Secondo questa normativa, si configura un conflitto d'interesse quando il personale di una stazione appaltante o di un prestatore di servizi ha, direttamente o indirettamente, un interesse che minaccia la sua imparzialità. Vengono ribaditi gli obblighi di astensione previsti dall'articolo 7 del DPR 16 aprile 2013, n. 62, come situazioni di conflitto di interesse. Il documento approfondisce le situazioni che possono compromettere, anche potenzialmente, l'imparzialità del dipendente pubblico nell'esercizio del potere decisionale. Si evidenzia l'obbligo di non rivelare informazioni riservate ottenute durante il lavoro e la necessità di evitare vantaggi da eventuali conflitti di interessi successivi all'abbandono del posto di lavoro (casi 'porta girevole').

3. Gestione e Comunicazione del Conflitto di Interessi

Il documento accenna alla necessità di procedure per la comunicazione e la gestione del conflitto di interessi. La mancata dichiarazione di un conflitto di interessi costituisce una violazione degli obblighi di servizio, dando luogo a un procedimento disciplinare. È previsto l'obbligo di non esercitare pressioni sui colleghi per favorire l'adesione ad associazioni o organizzazioni. Il codice cita l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) come ente di riferimento per la richiesta di pareri in caso di dubbio sulla sussistenza di un potenziale conflitto di interessi. L'ANAC, secondo la legge n. 190/2012, ha poteri ispettivi e può richiedere informazioni e documenti alle pubbliche amministrazioni, ordinando l'adozione di atti o provvedimenti per la rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza. La sezione include anche riferimenti al DPR 62/2013 sull'obbligo dei dipendenti di comunicare gli interessi finanziari e i conflitti d'interesse all'atto dell'assegnazione all'ufficio.

IV.Rapporti con il Pubblico e Comportamento in Servizio

Il codice detta regole specifiche per il comportamento dei dipendenti nei rapporti con il pubblico, enfatizzando cortesia, disponibilità e rispetto delle norme sulla privacy e il segreto d'ufficio. Le linee guida includono l'utilizzo corretto delle attrezzature, l'importanza della tempestività nelle risposte e l'invio corretto delle comunicazioni. Il codice definisce anche il comportamento corretto in servizio, sottolineando la necessità di rispetto delle procedure amministrative e la prevenzione di ritardi che potrebbero compromettere l'efficienza del servizio, soprattutto nel settore dell'assistenza sanitaria. La segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti è tutelata.

1. Rapporti con il Pubblico Correttezza e Trasparenza

Il codice di comportamento definisce le modalità di interazione tra i dipendenti e il pubblico. I dipendenti devono essere riconoscibili tramite badge o altro supporto identificativo, operando con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità. La risposta alla corrispondenza (posta elettronica, telefonate) deve essere completa e accurata, indicando chiaramente il responsabile e fornendo una risposta esaustiva. In caso di incompetenza, il dipendente deve indirizzare l'utente al funzionario o all'ufficio competente, rispettando il segreto d'ufficio e la normativa sulla privacy. Le informazioni, atti e documenti riservati non sono accessibili al pubblico. Il codice incoraggia l'utilizzo della Carta dei Servizi come strumento di orientamento per gli utenti. Il segreto d'ufficio e la normativa sulla tutela dei dati personali devono essere scrupolosamente rispettati. Il dipendente non deve anticipare decisioni o azioni al di fuori dei casi consentiti dalla legge, informando sempre gli interessati sulla possibilità di rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico per ulteriori informazioni o copie di atti.

2. Comportamento in Servizio Efficienza e Responsabilità

Il codice disciplina il comportamento dei dipendenti durante il servizio, sottolineando l'importanza del rispetto dei tempi del procedimento amministrativo e la puntualità nell'esecuzione dei compiti. È vietato adottare comportamenti che causino ritardi o facciano ricadere su altri dipendenti responsabilità proprie. Questo obbligo è particolarmente stringente per i dipendenti addetti all'assistenza, dove la tempestività è cruciale. I responsabili d'ufficio devono controllare l'utilizzo dei permessi di astensione e la corretta timbratura delle presenze. L'utilizzo di materiali, attrezzature e servizi telematici deve avvenire nel rispetto dei vincoli imposti dall'amministrazione. I responsabili delle articolazioni dell'Istituto assicurano il controllo ordinario della regolarità dei procedimenti e delle attività. Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza sovraintende alle strategie di contrasto della corruzione e garantisce la trasparenza, introducendo anche un controllo esterno da parte degli utenti. I dipendenti sono tutelati contro sanzioni o discriminazioni se denunciano condotte illecite alle autorità competenti, salvo responsabilità per calunnia o diffamazione.

V.Informazioni Aggiuntive

L'IRCCS CROB si trova a Via Padre Pio, 1, 85028 Rionero in Vulture (PZ). P.IVA: 01323150761, C.F.: 93002460769, Tel. 0972-726111, Fax 0972-723509. Il documento fa riferimento a numerose normative italiane, tra cui il D.P.R. 62/2013 (Codice Generale Dipendenti Pubblici) e il D.lgs. 50/2016 (Codice degli appalti pubblici).

1. Dati di Contatto e Ubicazione dell IRCCS CROB

Il documento fornisce informazioni di contatto e l'indirizzo dell'IRCCS CROB: Via Padre Pio, 1, 85028 Rionero in Vulture (PZ), Italia. Sono riportati anche il Partita IVA (01323150761) e il Codice Fiscale (93002460769), oltre ai numeri di telefono (0972-726111) e fax (0972-723509). Queste informazioni sono essenziali per chiunque desideri contattare direttamente l'istituto o reperire informazioni ufficiali.

2. Riferimenti Normativi

Il documento fa frequente riferimento a diverse normative italiane, cruciali per la comprensione del contesto legale del Codice Etico e delle procedure interne. Tra i riferimenti più importanti troviamo il DPR 16 aprile 2013, n. 62 (Codice Generale Dipendenti Pubblici), e il D.lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti Pubblici). Queste normative forniscono il quadro giuridico di riferimento per le disposizioni contenute nel codice etico dell'IRCCS CROB. Altri riferimenti normativi sono citati nel testo, come l'articolo 2043 del codice civile, l'articolo 322 bis del codice penale e l'articolo 35bis del D.Lgs. 165/2001, evidenziando l'ampiezza del quadro normativo a cui il codice si ispira e si conforma. La Legge 6 novembre 2012, n. 190, sulla trasparenza e l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) vengono citate in relazione ai processi di prevenzione della corruzione.