Il Provvedimento Cautelare Applicativo delle Sanzioni Interdittive ex Art. 9 D.Lgs n° 231/2001

Il Provvedimento Cautelare Applicativo delle Sanzioni Interdittive ex Art. 9 D.Lgs n° 231/2001

Informazioni sul documento

Autore

Furio Federica

instructor Prof.ssa Maria Lucia Di Bitonto
Scuola

Luiss Guido Carli

Specialità Diritto e Procedura Penale degli Enti
Anno di pubblicazione 2013/14
Luogo Roma
Tipo di documento tesi
Lingua Italian
Numero di pagine 168
Formato
Dimensione 1.12 MB
  • Diritto Penale
  • Procedura Penale
  • Responsabilità degli Enti

Riassunto

I. Introduzione

Il documento analizza la disciplina delle misure cautelari interdittive prevista dal D.Lgs. n° 231/2001. Questa normativa è stata introdotta per colmare una lacuna nel sistema giuridico italiano, allineandosi a standard internazionali. La responsabilità degli enti è un tema centrale, poiché si discute della possibilità di punire le persone giuridiche per reati commessi nel contesto di attività aziendali. L'importanza di questo provvedimento risiede nella sua capacità di garantire un sistema normativo efficace, in grado di affrontare la criminalità d'impresa. La normativa del 2001 ha suscitato dibattiti accesi, in particolare riguardo alla sua applicazione e alle garanzie procedurali. La questione della legittimità costituzionale delle sanzioni interdittive è un aspetto cruciale, poiché si pone il problema di applicare misure punitive prima di una condanna definitiva.

II. Tecnica legislativa e funzione del procedimento cautelare

La tecnica legislativa adottata nel D.Lgs. n° 231/2001 è stata oggetto di analisi approfondita. Il legislatore ha scelto di richiamare le sanzioni di cui all'art. 9, evidenziando l'importanza di un approccio coerente e sistematico. La funzione del procedimento cautelare è quella di prevenire il rischio di reiterazione del reato e di garantire la protezione degli interessi pubblici. Tuttavia, l'applicazione anticipata delle sanzioni solleva interrogativi sulla compatibilità con il principio di presunzione di innocenza. La ripartizione dell'onere della prova è un altro aspetto fondamentale, poiché determina le responsabilità delle parti coinvolte nel procedimento. La normativa cerca di bilanciare l'esigenza di protezione con le garanzie per gli enti accusati, creando un sistema che deve essere tanto efficace quanto giusto.

III. Le condizioni di applicabilità delle misure cautelari

Le condizioni di applicabilità delle misure cautelari sono delineate in modo preciso nel D.Lgs. n° 231/2001. È essenziale che vi sia una chiara identificazione delle fattispecie di illecito che giustificano l'interdizione cautelare. La normativa stabilisce criteri specifici per valutare la sussistenza di fondati e specifici elementi che giustifichino l'adozione di tali misure. La valutazione deve considerare il contesto e le circostanze del caso, evitando applicazioni arbitrarie. La motivazione per relationem è un aspetto critico, poiché richiede che le decisioni siano supportate da argomentazioni solide e coerenti. Questo approccio mira a garantire che le misure cautelari siano utilizzate in modo responsabile e giustificato, evitando abusi di potere.

IV. Giudizio cautelare e giudizio di merito

Il giudizio cautelare e il giudizio di merito sono due fasi distinte ma interconnesse nel processo giuridico. Il primo si concentra sulla necessità di adottare misure immediate per prevenire danni, mentre il secondo si occupa della valutazione complessiva della responsabilità. Le regole di accertamento devono essere chiare e trasparenti, garantendo che le decisioni siano basate su prove concrete. L'autonomia cognitiva del giudice è fondamentale per assicurare che le misure cautelari siano adottate in modo equo e giusto. La distinzione tra queste due fasi è cruciale per mantenere l'integrità del sistema giuridico e per proteggere i diritti degli enti coinvolti.

Riferimento del documento

  • Convenzione OCSE del 17 dicembre 1997
  • II Protocollo PIF del 19 giugno 1997
  • Costituzione Italiana
  • Codice di Procedura Penale
  • Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo