Le proposte di legislazione armonizzata in materia di riorganizzazione delle imprese in crisi

Le proposte di legislazione armonizzata in materia di riorganizzazione delle imprese in crisi

Document information

Lingua Italian
Numero di pagine 129
Formato
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Autore

Emiliano De Santis

  • Legislazione fallimentare
  • Riorganizzazione delle imprese in crisi
  • Diritto concorsuale

summary

I. Introduzione

Il documento analizza le proposte di legislazione armonizzata in materia di riorganizzazione delle imprese in crisi. In Europa, il diritto fallimentare ha storicamente privilegiato procedure liquidatorie, portando a una disgregazione del patrimonio aziendale. Le riforme recenti mirano a cambiare questa impostazione, favorendo la prosecuzione dell'attività d'impresa. L'ispirazione principale proviene dal Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense, che consente al debitore di mantenere il controllo dell'azienda durante la ristrutturazione. Questo approccio è visto come un modo per migliorare la soddisfazione degli interessi di tutte le parti coinvolte, in particolare i creditori.

1.1. Modello Statunitense

Il Chapter 11 offre un modello di riorganizzazione che consente al debitore di continuare a operare senza spossessamento dei beni. La negoziazione tra debitore e creditori è incentivata attraverso un periodo di esclusività, durante il quale solo il debitore può presentare un piano di ristrutturazione. Questo meccanismo è fondamentale per garantire che il piano rispetti le esigenze di tutte le parti coinvolte, creando un ambiente favorevole per la ristrutturazione.

II. Riforme in Italia

A partire dal 2005, l'Italia ha intrapreso una serie di riforme nel campo del diritto fallimentare, ispirate al modello statunitense. Queste riforme hanno portato a un ripensamento del concordato preventivo, introducendo finalità sia liquidatorie che conservative. La ristrutturazione dei debiti è diventata un'opzione valida, offrendo maggiore libertà nelle forme e nei contenuti degli accordi. Tali cambiamenti sono stati necessari per affrontare le sfide poste dalla crisi economica e per migliorare l'efficienza delle procedure concorsuali.

2.1. Concordato Preventivo

Il concordato preventivo è stato riformato per includere modalità più vantaggiose rispetto al fallimento tradizionale. La nuova struttura mira a garantire una continuità operativa, ispirandosi al Chapter 11. Questo approccio ha lo scopo di preservare il valore dell'azienda e di soddisfare le esigenze dei creditori in modo più efficace. Le riforme hanno anche introdotto accordi di ristrutturazione che offrono maggiore flessibilità e opportunità per le imprese in difficoltà.

III. Normativa Europea

Il diritto fallimentare nell'Unione Europea ha visto un crescente interesse, specialmente dopo la crisi economica del nuovo millennio. La Proposta di Direttiva del 22 novembre 2016 rappresenta un passo significativo verso l'armonizzazione delle legislazioni nazionali. Essa stabilisce standard minimi per le procedure di ristrutturazione preventiva, lasciando agli Stati membri la libertà di adattare le normative esistenti. L'obiettivo principale è quello di prevenire l'insolvenza attraverso un intervento tempestivo e misure di allerta.

3.1. Misure di Allerta

Le misure di allerta sono state introdotte per garantire un rilevamento tempestivo dei segnali di crisi. Queste misure responsabilizzano il management e incentivano l'attivazione di rimedi per affrontare le difficoltà finanziarie. La prosecuzione dell'attività di impresa è prevista senza la sostituzione del management, seguendo il modello della reorganization americana. Questo approccio mira a mantenere la stabilità aziendale durante il processo di ristrutturazione.

Riferimento del documento

  • Regolamento sull’insolvenza transfrontaliera (Unione Europea)
  • Raccomandazione relativa alla ristrutturazione preventiva ed alla seconda opportunità (Unione Europea)
  • Proposta di Direttiva del 22 novembre 2016 (Unione Europea)
  • Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense (Stati Uniti)
  • Accordi di ristrutturazione dei debiti (Italia)