
Salerno in età angioina (secc. XIII-XV)
Informazioni sul documento
Autore | Amalia Galdi |
instructor | Pio Manzo |
Scuola | Università di Salerno |
Specialità | Storia medievale |
Tipo di documento | E-book |
Anno di pubblicazione | 2018 |
Luogo | Fisciano |
Lingua | Italian |
Numero di pagine | 268 |
Formato | |
Dimensione | 4.82 MB |
- Storia medievale
- Città del Mezzogiorno
- Regno di Sicilia
Riassunto
I. Introduzione
Il libro 'Salerno in età angioina (secc. XIII-XV)' di Amalia Galdi analizza le vicende politiche, sociali ed economiche della città di Salerno durante il periodo angioino. Questo periodo, compreso tra il 1266 e il 1435, rappresenta un'epoca cruciale per la storia salernitana. L'autrice si propone di offrire una visione complessiva della storia della città, integrando le più recenti ricerche storiografiche. La realtà politica e socio-economica di Salerno viene esaminata attraverso le sue componenti civili e religiose, evidenziando le loro evoluzioni e le relazioni con le aree periferiche e la monarchia angioina. La ricerca di Galdi si distingue per la sua capacità di mettere in luce le specificità e le novità istituzionali che caratterizzano Salerno rispetto ad altre città meridionali.
II. Analisi della Società Salernitana
La società salernitana durante l'epoca angioina è caratterizzata da una complessità e dinamicità che sfida le interpretazioni tradizionali. Galdi sottolinea come le diverse componenti della società, incluse le classi civili e religiose, abbiano interagito in modi spesso problematici. Le relazioni con la monarchia angioina sono descritte come un 'gioco complesso di mediazioni', dove le comunità cittadine hanno cercato di affermare il loro protagonismo. L'autrice evidenzia che, nonostante le differenze, vi sono dinamiche simili tra Salerno e altre città meridionali, suggerendo un quadro di coerenza e interconnessione. Le tensioni e le alleanze tra le varie forze sociali e politiche sono analizzate per comprendere meglio il contesto urbano del Mezzogiorno medievale.
III. Riflessioni Storiografiche
Galdi si inserisce in un dibattito storiografico più ampio, richiamando l'attenzione sulla necessità di un'analisi microanalitica delle città meridionali. L'autrice critica l'approccio tradizionale che tende a semplificare le dinamiche urbane, proponendo invece un'analisi più dettagliata delle gerarchie urbane e delle dinamiche territoriali. La sua ricerca si allinea con le recenti tendenze che cercano di restituire una maggiore dinamicità e complessità alla storia delle città del Mezzogiorno. Citando Giovanni Vitolo, Galdi sottolinea l'importanza di considerare le città come attori principali nel contesto euro-mediterraneo, piuttosto che come semplici soggetti passivi della monarchia.
IV. Conclusioni e Applicazioni Pratiche
Il lavoro di Galdi offre un contributo significativo alla comprensione della storia salernitana e, più in generale, della storia urbana del Mezzogiorno. Le sue conclusioni hanno applicazioni pratiche per la ricerca storica, suggerendo che un'analisi approfondita delle dinamiche locali può rivelare nuove prospettive. La storia di Salerno durante l'epoca angioina non è solo un caso di studio, ma un esempio di come le città medievali possano essere comprese attraverso le loro interazioni con le istituzioni e le monarchie. La ricerca di Galdi invita a riconsiderare le narrazioni storiche tradizionali e a esplorare le specificità locali, contribuendo così a una comprensione più sfumata del passato.