Sicurezza ed efficacia delle antracicline liposomiali non peghilate nel trattamento dei linfomi

Sicurezza ed efficacia delle antracicline liposomiali non peghilate nel trattamento dei linfomi

Informazioni sul documento

Autore

Matteo Lemoli

Scuola

Università degli Studi di Genova

Specialità Medicina e Chirurgia
Anno di pubblicazione 2019-2020
Luogo Genova
Tipo di documento tesi di laurea
Lingua Italian
Numero di pagine 46
Formato
Dimensione 1.38 MB
  • Cardio-oncologia
  • Linfomi
  • Antracicline liposomiali

Riassunto

I. Introduzione alla Cardio Oncologia

La cardio-oncologia è una disciplina emergente che si occupa della gestione delle complicanze cardiologiche nei pazienti oncologici. Negli ultimi anni, l'interesse per questa branca è cresciuto, in quanto le terapie antitumorali, in particolare le antracicline, sono associate a significativi rischi cardiologici. La cardiotossicità è un fenomeno ben documentato, con effetti che possono manifestarsi anche a lungo termine. È fondamentale monitorare la funzione cardiaca nei pazienti con comorbidità cardiovascolari preesistenti, poiché la prevalenza di cancro e malattie cardiovascolari è elevata. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, queste condizioni sono tra le principali cause di morte nei paesi industrializzati. La prevenzione delle complicanze cardiologiche è cruciale per migliorare l'outcome dei pazienti oncologici, rendendo necessaria una valutazione cardiologica prima dell'inizio delle terapie.

1.1 Rischi Cardiologici Associati alle Terapie Antineoplastiche

Le terapie antineoplastiche possono causare una serie di effetti collaterali cardiologici. Le antracicline, in particolare, sono note per la loro cardiotossicità dose-dipendente, che può portare a disfunzione miocardica e scompenso cardiaco. È essenziale che i medici siano consapevoli di questi rischi e implementino strategie di cardioprotezione. L'uso di farmaci alternativi, come la doxorubicina liposomiale non peghilata (NPLD), rappresenta un'opzione promettente per ridurre la cardiotossicità, mantenendo l'efficacia antitumorale. La letteratura suggerisce che la NPLD ha un profilo di sicurezza migliore rispetto alle antracicline convenzionali, rendendola una scelta preferibile per i pazienti con un elevato rischio cardiovascolare.

II. Sicurezza ed Efficacia della NPLD

Lo studio ha esaminato la sicurezza e l'efficacia della NPLD in pazienti con linfomi. Sono stati analizzati 84 pazienti a medio-alto rischio di cardiotossicità, sottoposti a terapia con NPLD. I risultati hanno mostrato che il 59% dei pazienti era maschio, con un'età mediana di 71 anni. La dose media cumulativa di NPLD era di 427 mg. Tra i pazienti, il 76% presentava almeno un fattore di rischio cardiovascolare. Gli eventi cardiologici si sono verificati nel 11.9% dei casi, senza causare interruzioni delle terapie o decessi. Questi dati suggeriscono che la NPLD è una terapia sicura e ben tollerata, anche in pazienti con comorbidità cardiovascolari.

2.1 Risultati Clinici e Risposta al Trattamento

L'analisi dei risultati clinici ha rivelato tassi di risposta complessiva (ORR) significativi. I linfomi aggressivi a buona prognosi hanno mostrato un ORR del 93.7%, mentre quelli a cattiva prognosi hanno avuto un ORR dell'81.8%. I linfomi indolenti hanno presentato un ORR del 66.6%. Questi risultati evidenziano l'efficacia della NPLD nel trattamento dei linfomi, con tassi di sopravvivenza libera da progressione (PFS) e sopravvivenza globale (OS) che si avvicinano a quelli riportati in letteratura per le antracicline convenzionali. La NPLD si dimostra quindi un'opzione terapeutica valida, in grado di trattare pazienti che non potrebbero ricevere le antracicline tradizionali a causa di fattori di rischio cardiovascolare.

III. Conclusioni e Implicazioni Cliniche

La NPLD ha dimostrato di essere un'alternativa efficace e sicura alle antracicline convenzionali nel trattamento dei linfomi. I risultati dello studio supportano l'uso di questa terapia in pazienti con un profilo di rischio cardiovascolare elevato. La cardioprotezione e la gestione attenta dei pazienti oncologici sono essenziali per migliorare gli esiti clinici. La crescente evidenza a favore della NPLD suggerisce che questa terapia potrebbe diventare un'opzione standard per i pazienti a rischio, contribuendo a ridurre la cardiotossicità associata alle terapie antitumorali. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi su studi multicentrici per confermare questi risultati e ottimizzare le strategie terapeutiche.

3.1 Raccomandazioni per la Pratica Clinica

È fondamentale che i clinici considerino il profilo di rischio cardiovascolare dei pazienti oncologici quando pianificano le terapie. L'implementazione di protocolli di monitoraggio cardiaco e l'uso di farmaci come la NPLD possono migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, la formazione continua dei professionisti sanitari sulla cardio-oncologia e sulla gestione della cardiotossicità è cruciale per garantire un approccio integrato e multidisciplinare nella cura dei pazienti oncologici.

Riferimento del documento

  • Cardiotossicità da antineoplastici
  • Antracicline e meccanismi di cardiotossicità
  • Prevenzione della cardiotossicità da antracicline
  • Le antracicline liposomiali e il loro utilizzo nei linfomi
  • Introduzione alla cardio-oncologia