
Spettroscopia CH₂BrF: Analisi Vibro-Rotazionale
Informazioni sul documento
Autore | Ornela Karroca |
instructor | Prof. Paolo Stoppa |
Scuola | Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi |
Specialità | Non specificato nel documento |
Tipo di documento | Tesi di Laurea |
Anno di pubblicazione | Non specificato nel documento |
Luogo | Non specificato nel documento |
Lingua | Italian |
Formato | |
Dimensione | 2.84 MB |
Riassunto
I.Sintesi e Spettroscopia del Bromofluorometano CH₂BrF Un analisi ad Alta Risoluzione
Questo studio approfondisce la spettroscopia molecolare del bromofluorometano (CH₂BrF), una sostanza classificata come Ozone Depleting Substance (ODS) e gas serra, contribuendo all'effetto serra e al danneggiamento dello strato di ozono. La ricerca si concentra sull'analisi ad alta risoluzione degli spettri infrarosso (IR), focalizzandosi sulle bande vibrazionali ν₃ e ν₈. Il bromofluorometano, come molecola asimmetrica, presenta complesse interazioni vibrorotazionali, tra cui risonanza di Fermi, risonanza di Darling-Dennison, e soprattutto interazione di Coriolis, che influenzano la struttura fine degli spettri. Lo studio utilizza il software ATIRS (Asymmetric Top Infrared Spectra) per l'analisi dei dati sperimentali, ottenendo parametri spettroscopici come origini di banda, costanti rotazionali e di distorsione centrifuga. L'analisi approfondisce le perturbazioni osservate nelle bande ν₃ e ν₈, attribuendole ad interazioni di Coriolis di tipo c con stati vibrazionali 'dark'. I risultati forniscono informazioni preziose sulla struttura e sulla dinamica della molecola, contribuendo alla comprensione del suo ruolo nell'ambiente, nel contesto dei protocolli internazionali come il Protocollo di Kyoto e il Protocollo di Montreal.
1. Introduzione al Bromofluorometano e Contesto Ambientale
La sezione introduttiva presenta il bromofluorometano (CH₂BrF) come soggetto principale dello studio. Viene sottolineato il suo ruolo come gas serra e Ozone Depleting Substance (ODS), evidenziando il suo contributo all'effetto serra e al deterioramento dello strato di ozono. Si cita l'importanza del Protocollo di Kyoto e del Protocollo di Montreal nel contesto della regolamentazione delle emissioni di gas serra e ODS. La molecola di bromofluorometano è descritta come un composto responsabile dell'assottigliamento dello strato di ozono a causa della sua decomposizione fotochimica che genera radicali Br·, i quali reagiscono con l'ozono. Questo contesto ambientale fornisce la motivazione scientifica per lo studio dettagliato delle sue proprietà spettroscopiche ad alta risoluzione, cruciali per una comprensione completa del suo impatto sull'ambiente. Il documento accenna brevemente all'esistenza di parametri strutturali del bromofluorometano, anticipando l'analisi più dettagliata che seguirà nelle sezioni successive. L'introduzione pone le basi per comprendere l'importanza dello studio della spettroscopia molecolare di questo composto.
2. Simmetria Molecolare e Gruppi di Simmetria
Questa sezione approfondisce la simmetria molecolare del bromofluorometano (CH₂BrF). Vengono descritte le operazioni di simmetria applicabili alla molecola, come l'identità (E) e la riflessione (σ), in relazione al suo gruppo puntuale di simmetria Cs. La discussione include la definizione di rappresentazioni irriducibili e l'importanza delle tavole dei caratteri per la classificazione della simmetria dei modi vibrazionali. Si introduce il concetto di rappresentazione riducibile, la base della rappresentazione e le matrici di trasformazione associate alle operazioni di simmetria. La comprensione della simmetria molecolare è fondamentale per l'analisi spettroscopica successiva, in particolare per la determinazione della simmetria dei modi normali di vibrazione e per prevedere le attività spettroscopiche delle varie bande vibrazionali. L'analisi della simmetria della molecola è un passo preliminare ma essenziale per interpretare correttamente gli spettri ottenuti. La classificazione del bromofluorometano nel gruppo puntuale Cs costituisce un elemento chiave per comprendere le sue proprietà spettroscopiche.
3. Modi Normali Vibrazionali e Modelli di Vibrazione
La sezione si concentra sulla determinazione della simmetria dei modi normali vibrazionali del bromofluorometano (CH₂BrF). Viene spiegato il calcolo dei gradi di libertà vibrazionali (3N-6 per molecole non lineari), distinguendo tra moti di traslazione e rotazione. Il documento introduce il modello dell'oscillatore armonico come approssimazione iniziale per descrivere le vibrazioni molecolari, riconoscendone le limitazioni per vibrazioni di grandi ampiezze. Un modello più accurato, basato sull'equazione di Morse, è menzionato come alternativa per considerare l'anarmonicità del potenziale. La discussione include la definizione di armoniche e sovratoni, evidenziando la minore intensità delle bande corrispondenti a transizioni verso livelli eccitati superiori. L'analisi dei modi normali di vibrazione è essenziale per l'interpretazione degli spettri infrarossi, consentendo di assegnare le bande osservate a specifici moti vibrazionali della molecola. L'introduzione del modello di Morse sottolinea l'importanza di considerare l'anarmonicità per una descrizione accurata delle vibrazioni molecolari.
4. Spettroscopia Rotazionale e Livelli Energetici
Questa sezione affronta gli aspetti della spettroscopia rotazionale applicati al bromofluorometano (CH₂BrF), definito come un rotatore quasi-prolato. Vengono introdotti gli assi principali di inerzia (a, b, c) e i momenti di inerzia (Ia, Ib, Ic), con riferimento alla notazione di King, Heiner e Cross. La discussione include i numeri quantici rotazionali (J, Ka, Kc) che caratterizzano i livelli energetici rotazionali di un rotatore asimmetrico, per i quali non esistono formule esatte per il calcolo dei livelli energetici. Vengono descritti i rami P, Q, e R delle bande rotazionali, derivanti dalle transizioni con ∆J = -1, 0, +1. Si analizza l'influenza dell'orientazione della variazione del momento di dipolo elettrico sulla forma delle bande (tipo A, B, C), anticipando la complessità dell'analisi spettroscopica di una molecola asimmetrica. La comprensione della spettroscopia rotazionale è fondamentale per interpretare la struttura fine delle bande vibrazionali negli spettri ad alta risoluzione.
5. Interazioni Vibrazionali e Spettrali
La sezione tratta le diverse interazioni che possono influenzare gli spettri vibrorotazionali del bromofluorometano (CH₂BrF). Vengono discussi tre tipi principali di interazione: la risonanza anarmonica di Fermi, la risonanza anarmonica di Darling-Dennison, e l'interazione di Coriolis. L'importanza di queste interazioni viene sottolineata in relazione allo spostamento delle righe spettrali e alla variazione delle loro intensità. Viene spiegato come l'entità dell'interazione dipenda dalla differenza di energia tra i livelli interagenti e dalla simmetria degli stati coinvolti. La sezione evidenzia la differenza tra le risonanze anarmoniche di Fermi e Darling-Dennison, focalizzandosi sulle perturbazioni generate e sulla necessità di trattare questi effetti per un'interpretazione accurata degli spettri. L'interazione di Coriolis, in particolare, è anticipata come un fenomeno significativo che necessita di un'analisi dettagliata nelle sezioni successive. La discussione teorica fornisce il contesto per le analisi spettroscopiche successive.
6. Parte Sperimentale Sintesi e Registrazione Spettrale
Questa sezione descrive la sintesi del bromofluorometano (CH₂BrF) attraverso una reazione di decarbossilazione di Borodine-Hunsdicker, utilizzando CH₂FCO₂Ag e bromo gassoso. La procedura di purificazione del prodotto gassoso, mediante linea da vuoto, mercurio e calce sodata, è dettagliata. Viene poi descritta la registrazione dello spettro infrarosso utilizzando uno spettrometro a trasformata di Fourier (FTIR), spiegando brevemente il principio di funzionamento dell'interferometro di Michelson. La tecnica FTIR e le sue caratteristiche (risoluzione, interferogramma, OPD) vengono accennate, evidenziando il suo ruolo nella spettroscopia ad alta risoluzione. La sezione fornisce informazioni essenziali sui metodi sperimentali utilizzati per ottenere gli spettri infrarosso analizzati in seguito. La scelta della spettrometria FTIR come tecnica analitica è giustificata dalla sua capacità di fornire spettri ad alta risoluzione, necessari per un'analisi dettagliata della struttura fine delle bande vibrazionali.
7. Analisi Spettrale e Trattamento delle Interazioni
L'analisi degli spettri vibrorotazionali ad alta risoluzione del bromofluorometano (CH₂BrF) è eseguita utilizzando il software ATIRS. Il processo iterativo di assegnazione delle righe spettrali e raffinamento dei parametri spettroscopici è descritto, includendo l'utilizzo di diagrammi di correlazione e il metodo GSCDs (Ground State Combination Differences) per verificare l'attendibilità delle assegnazioni. Vengono menzionati i programmi Visual SPFIT e Visual SPCAT (interfaccia grafica di SPFIT/SPCAT) per il raffinamento dei parametri molecolari e il calcolo di posizione e intensità delle transizioni. La scelta della funzione di forma di Lorentz per la modellazione del profilo delle righe spettrali è giustificata. L'analisi si concentra sulle bande ν₃ e ν₈, evidenziando la presenza di interazioni di Coriolis, in particolare di tipo c, e la complessità dell'assegnazione dovuta all'alta densità di righe nella banda ν₃. La descrizione dell'analisi spettroscopica sottolinea la complessità del procedimento e l'importanza dell'utilizzo di software avanzati per l'analisi di spettri ad alta risoluzione.
II.Sintesi del CH₂BrF
Il bromofluorometano (CH₂BrF) è stato sintetizzato tramite una reazione di decarbossilazione di Borodine-Hunsdicker, facendo reagire CH₂FCO₂Ag con bromo gassoso ad 80°C. Il prodotto gassoso viene purificato tramite linea da vuoto, utilizzando mercurio per rimuovere il bromo in eccesso e calce sodata per eliminare le tracce di anidride carbonica.
1. Metodo di Sintesi del Bromofluorometano
La sintesi del bromofluorometano (CH₂BrF) descritta nel documento si basa sulla reazione di decarbossilazione di Borodine-Hunsdicker. Questa reazione prevede la combinazione di bromo gassoso, purificato e anidro, con CH₂FCO₂Ag (sale d'argento) in rapporto 1:1. La reazione avviene a 80°C per un'ora, in un recipiente collegato ad una linea da vuoto. Il bromofluorometano, essendo un prodotto gassoso, viene raccolto tramite la linea da vuoto e trasferito in un contenitore raffreddato con azoto liquido. Questa fase di raffreddamento è cruciale per la raccolta del prodotto. Per purificare ulteriormente il campione, vengono aggiunti mercurio per rimuovere l'eventuale bromo in eccesso e calce sodata per eliminare le tracce di anidride carbonica formate durante la decarbossilazione. Infine, il prodotto viene purificato mediante distillazione sotto vuoto. Il metodo di sintesi descritto garantisce la produzione di bromofluorometano con un elevato grado di purezza, essenziale per le successive analisi spettroscopiche. L'uso di una linea da vuoto e le procedure di purificazione indicano la necessità di ottenere un prodotto privo di impurità.
2. Purificazione del Prodotto
Il processo di purificazione del bromofluorometano (CH₂BrF) sintetizzato è un aspetto fondamentale del lavoro sperimentale. Dopo la reazione di decarbossilazione, il prodotto gassoso viene raccolto in un contenitore raffreddato con azoto liquido. Questo processo di criogenia consente di condensare il prodotto gassoso e di separarlo dai reagenti in eccesso e dai sottoprodotti. Successivamente, per eliminare le impurità, si impiega il mercurio, che reagisce con l'eccesso di bromo presente nella miscela. L'aggiunta di calce sodata serve invece ad assorbire le tracce di anidride carbonica (CO₂) formatasi durante la reazione. Queste sostanze vengono utilizzate per la loro capacità di reagire selettivamente con le impurità, lasciando il bromofluorometano relativamente puro. La fase finale del processo di purificazione prevede una distillazione sotto vuoto per assicurare l'eliminazione di eventuali residui di reagenti e sottoprodotti. La scelta del mercurio e della calce sodata è dettata dalla loro efficacia e dalla capacità di non interferire con il prodotto desiderato. Questo processo di purificazione è essenziale per ottenere uno spettro di alta qualità.
III.Registrazione e Analisi Spettrale
Lo spettro infrarosso del CH₂BrF è stato registrato con uno spettrometro a trasformata di Fourier (FTIR), utilizzando un interferometro di Michelson. L'analisi degli spettri vibrorotazionali ad alta risoluzione, richiede l'utilizzo di software dedicato come ATIRS, per l'assegnazione delle righe spettrali e il raffinamento dei parametri spettroscopici. Il metodo delle combinazioni per differenza (GSCDs) è stato impiegato per verificare l'attendibilità delle assegnazioni. L'analisi si concentra sulle bande ν₃ e ν₈, evidenziando le interazioni e le perturbazioni presenti, e la difficoltà di assegnazione dovuta all'alta densità di righe nella banda ν₃.
1. Registrazione Spettrale con Spettrometro FTIR
La registrazione dello spettro infrarosso del bromofluorometano (CH₂BrF) è stata effettuata utilizzando uno spettrometro a trasformata di Fourier (FTIR). La tecnica FTIR, ampiamente utilizzata nella spettroscopia moderna, sfrutta un interferometro di Michelson per ottenere spettri ad alta risoluzione. Il segnale rilevato, detto interferogramma, rappresenta la variazione di intensità in funzione della differenza di cammino ottico (OPD, Optical Path Difference) tra i due specchi dell'interferometro. La trasformata di Fourier di questo interferogramma fornisce lo spettro in termini di intensità in funzione del numero d'onda. La risoluzione dello strumento è determinata dal massimo ritardo ottenibile (∆ = Smax). La scelta dello spettrometro FTIR è giustificata dalla necessità di ottenere spettri ad alta risoluzione, essenziali per l'analisi dettagliata della struttura fine degli spettri vibrorotazionali del bromofluorometano, una molecola asimmetrica. La tecnica FTIR permette di ottenere uno spettro completo in un tempo relativamente breve rispetto alle tecniche classiche a scansione.
2. Analisi Spettrale e Software ATIRS
L'analisi dello spettro vibrorotazionale del bromofluorometano (CH₂BrF), ottenuto tramite FTIR, è un processo complesso che richiede l'ausilio di specifici software. In questo studio è stato utilizzato il pacchetto ATIRS (Asymmetric Top Infrared Spectra), sviluppato per l'analisi di molecole asimmetriche. L'analisi inizia con un calcolo approssimativo della posizione e dell'intensità delle righe spettrali, basato su parametri ricavati dalla letteratura o stimati. Successivamente, vengono creati diagrammi di correlazione per assegnare le righe spettrali. Questo processo iterativo prevede il raffinamento dei parametri spettroscopici tramite un processo iterativo, estendendo l'assegnazione a transizioni con numeri quantici più alti. Simulazioni spettrali vengono condotte per verificare l'affidabilità dei parametri ottenuti. Il metodo GSCDs (Ground State Combination Differences) è stato implementato per valutare l'attendibilità delle assegnazioni, confrontando i valori calcolati con quelli sperimentali. I diagrammi di correlazione, ottenuti con il software, mostrano la differenza tra i numeri d'onda osservati e quelli calcolati per ogni riga, aiutando nell'assegnazione corretta delle transizioni. Visual CALPGM, con le sue componenti Visual SPFIT e Visual SPCAT, è stato impiegato per affinare i parametri molecolari e calcolare la posizione e l'intensità delle transizioni.
3. Funzione di Forma delle Righe Spettrali e Trattamento dei Dati
Nell'analisi spettroscopica del bromofluorometano, la scelta della funzione di forma delle righe spettrali è un fattore importante. Il documento menziona la possibilità di utilizzare funzioni gaussiane, di Lorentz e di pseudo-Voight, ma sottolinea l'utilizzo della funzione di Lorentz in questo studio specifico. La scelta dipende dalle caratteristiche dello spettro, dalle condizioni sperimentali e dalle cause dell'allargamento delle righe. La funzione di Lorentz, definita dall'equazione riportata, considera la semilarghezza del picco a metà altezza (bL), legata al tempo medio tra collisioni molecolari (τ). Un valore sperimentale di bL = 0.015 cm⁻¹ è riportato. Il processo di raffinamento dei parametri molecolari, tramite il software ATIRS, prevede la minimizzazione di una funzione V che dipende dai valori osservati (Yob) e da una funzione f(X₀) che modella lo spettro in funzione dei parametri molecolari. Questo processo iterativo fornisce valori raffinati dei parametri spettroscopici, come le origini di banda, costanti rotazionali e parametri di distorsione centrifuga. L'analisi dei dati prevede quindi un'accurata scelta della funzione di forma e un'analisi statistica dei residui per determinare l'affidabilità dei risultati ottenuti.
IV.Interazioni Vibrazionali e Perturbazioni
L'analisi dettagliata delle bande ν₃ e ν₈ rivela significative perturbazioni dovute a interazioni di Coriolis di tipo c. Queste interazioni avvengono tra gli stati vibrazionali studiati e altri stati vibrazionali, definiti 'dark states', come v₅=2 e v₆=v₉=1 per la ν₈ e 2ν₅ per la ν₃. La modellazione di queste interazioni permette di determinare i parametri spettroscopici anche degli stati perturbanti. La funzione di forma di Lorentz è utilizzata per la modellazione del profilo delle righe spettrali.
1. Tipi di Interazioni Vibrazionali
Questa sezione del documento tratta le diverse interazioni vibrazionali che possono influenzare gli spettri del bromofluorometano (CH₂BrF). Si identificano tre tipi principali di interazione: la risonanza anarmonica di Fermi, la risonanza anarmonica di Darling-Dennison, e l'interazione di Coriolis. Queste interazioni possono causare perturbazioni negli spettri, manifestandosi come spostamenti delle righe spettrali e variazioni della loro intensità. L'entità di queste perturbazioni dipende da parametri di interazione e dalla differenza di energia tra i livelli interagenti. La risonanza anarmonica di Fermi coinvolge stati vibrazionali fondamentali, a differenza della risonanza di Darling-Dennison, che interessa stati eccitati di sovratoni e bande di combinazione. L'interazione di Coriolis, spesso osservata nelle molecole simmetriche, influenza i livelli rotazionali di diversi stati vibrazionali. La comprensione di questi tipi di interazione è fondamentale per l'interpretazione accurata degli spettri ad alta risoluzione del bromofluorometano, in quanto possono mascherare o alterare le caratteristiche principali degli spettri, rendendo difficile l'assegnazione delle righe. La teoria dei gruppi gioca un ruolo importante nella previsione di quali interazioni sono possibili in base alla simmetria degli stati vibrazionali coinvolti.
2. Interazione di Coriolis nel Bromofluorometano
L'interazione di Coriolis è approfondita nel documento come un effetto significativo negli spettri vibrorotazionali del bromofluorometano (CH₂BrF). Questo tipo di interazione, introdotto da Teller e studiato da Johnston e Dennison, coinvolge i livelli rotazionali di diversi stati vibrazionali. L'effetto è trascurabile quando i livelli interagenti hanno energie molto diverse, ma diventa significativo quando i livelli sono vicini. Secondo la teoria dei gruppi, l'interazione di Coriolis è possibile solo se il prodotto delle simmetrie dei due stati interagenti contiene o è uguale alla simmetria di almeno una rotazione della molecola rispetto agli assi principali. Nel caso del bromofluorometano, l'analisi indica che l'interazione di Coriolis di tipo c è prevalente per le bande ν₈ e ν₃, interagendo con specifici stati vibrazionali definiti 'dark states'. L'analisi delle perturbazioni causate dall'interazione di Coriolis è essenziale per determinare accuratamente i parametri spettroscopici e comprendere la dinamica molecolare del bromofluorometano. La presenza di queste perturbazioni evidenzia la complessità della struttura degli spettri e la necessità di un'analisi accurata per un'interpretazione corretta.
3. Analisi delle Interazioni nelle Bande ν₈ e ν₃
L'analisi delle bande ν₈ e ν₃ del bromofluorometano evidenzia la presenza di interazioni di Coriolis come causa principale delle perturbazioni osservate. Per la banda ν₈, l'interazione prevalente è quella di Coriolis di tipo c con gli stati v₆=v₉=1 e v₆=4. Per semplificare l'analisi, si considera principalmente l'interazione con lo stato v₆+v₉. Per la banda ν₃, anch'essa perturbata, l'analisi dei livelli energetici indica una interazione di Coriolis di tipo c del primo ordine (∆Ka = ±1) con lo stato 2ν₅. Per la trattazione di queste perturbazioni, vengono utilizzati operatori di Coriolis specifici. L'analisi delle interazioni permette di determinare i parametri spettroscopici anche per bande non direttamente osservate, come 2ν₆ e ν₆+ν₉. Nonostante la complessità del sistema, l'analisi delle interazioni fornisce informazioni dettagliate sulla dinamica molecolare e sulla struttura del bromofluorometano. La capacità di modellare e comprendere queste interazioni è fondamentale per una corretta interpretazione degli spettri ad alta risoluzione.