Cervelli in Movimento: l'effetto dell'attività fisica aerobica sulle funzioni cognitive e sulla memoria di lavoro

Cervelli in Movimento: l'effetto dell'attività fisica aerobica sulle funzioni cognitive e sulla memoria di lavoro

Informazioni sul documento

Autore

Federico Traverso

Scuola

Università degli Studi di Genova

Specialità Medicina e Chirurgia
Anno di pubblicazione 2020
Luogo Genova
Tipo di documento tesi di laurea
Lingua Italian
Numero di pagine 53
Formato
Dimensione 1.30 MB
  • Attività Fisica
  • Salute
  • Cervelli in Movimento

Riassunto

I. Introduzione

L'attività fisica è definita come ogni movimento che coinvolge la muscolatura scheletrica e richiede un dispendio energetico superiore al riposo. L'importanza dell'attività fisica aerobica, come la corsa, è evidente nel miglioramento delle funzioni cardiovascolari e cognitive. La ricerca ha dimostrato che l'attività fisica non solo aiuta a mantenere un peso corporeo sano, ma riduce anche il rischio di malattie come diabete e obesità. Le attività fisiche possono essere classificate in ricreative e occupazionali, e la loro intensità può variare. La combinazione di frequenza, intensità e durata determina il carico totale di attività fisica. Secondo Piercy et al. (2018), un'ora di attività a bassa intensità consuma la stessa energia di 30 minuti di attività moderata. L'importanza dell'attività fisica è stata riconosciuta da decenni, con studi che evidenziano la correlazione tra attività fisica e riduzione delle patologie cardiovascolari.

1.1 Benefici dell Attività Fisica

L'attività fisica apporta numerosi benefici, tra cui il miglioramento della salute mentale e la prevenzione di malattie croniche. È stato dimostrato che l'esercizio fisico riduce il rischio di demenza, depressione e Alzheimer. Inoltre, l'attività fisica migliora l'autostima e la qualità del sonno, contribuendo a un benessere psicologico generale. La promozione della salute mentale è un aspetto cruciale, poiché l'attività fisica può migliorare la qualità della vita di chi soffre di disturbi mentali. La ricerca ha evidenziato che una maggiore quantità di esercizio è direttamente correlata a benefici più significativi, sottolineando l'importanza di un approccio attivo alla salute.

II. Diabete Mellito e Attività Fisica

Il diabete mellito, in particolare il tipo 2, rappresenta una delle sfide più significative per la salute pubblica. È associato a un aumento del rischio di patologie cardiovascolari e mortalità. Uno studio condotto all'Università di Lund ha dimostrato che modifiche dello stile di vita, inclusi cambiamenti nella dieta e incremento dell'attività fisica, possono portare a significativi miglioramenti nella salute dei soggetti diabetici. I risultati hanno mostrato una riduzione del peso corporeo e un miglioramento della tolleranza al glucosio in oltre il 50% dei partecipanti. Questi dati evidenziano l'importanza di interventi a lungo termine per la gestione del diabete, suggerendo che l'attività fisica può essere un elemento chiave nella prevenzione e nel trattamento della malattia.

2.1 Interventi a Lungo Termine

Gli interventi a lungo termine, come quelli implementati nello studio di Malmo, hanno dimostrato di essere efficaci nel migliorare la salute dei soggetti con diabete. La combinazione di attività fisica regolare e monitoraggio della dieta ha portato a una significativa riduzione della pressione sanguigna e dei lipidi nel sangue. Inoltre, i miglioramenti nella tolleranza al glucosio sono stati correlati a una maggiore fitness e a una riduzione del peso corporeo. Questi risultati suggeriscono che l'integrazione dell'attività fisica nella vita quotidiana può non solo migliorare la salute dei diabetici, ma anche ridurre il rischio di sviluppare complicanze associate alla malattia.

Riferimento del documento

  • Cervelli in Movimento: l’effetto dell’attività fisica aerobica sulle funzioni cognitive e sulla memoria di lavoro (Federico Traverso)
  • I Benefici dell’Attività Fisica (Trost, S. G.)
  • Physical Activity Guidelines Advisory Committee (Physical Activity Guidelines Advisory Committee. (2008))
  • Diabete mellito (WINGARD, D. L.)
  • University of Lund a Malmo (Eriksson, K. F., & Lindgärde, F.)