Progetto "Anziani in Salute": una Proposta di Attività Motoria per la Prevenzione delle Cadute nella Terza Età

Prevenzione Cadute Anziani: Progetto Attività Motoria

Informazioni sul documento

Scuola

Università degli Studi di Genova, Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche

Specialità Scienze e Tecniche dell’Attività Motoria Preventiva e Adattata
Tipo di documento Progetto di Laurea Magistrale
Luogo Genova
Lingua Italian
Formato | PDF
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Riassunto

I.L Invecchiamento e i suoi Effetti sull Organismo

Questo elaborato analizza gli effetti dell'invecchiamento sull'apparato cardiovascolare, respiratorio e sul sistema neuromuscolare, evidenziando come queste modificazioni fisiologiche (diminuzione del volume cardiaco, riduzione della capacità polmonare, rallentamento neuromuscolare) aumentino il rischio di cadute negli anziani. Vengono inoltre descritte le alterazioni cognitive tipiche dell'età avanzata, come la riduzione della memoria e dell'attenzione, che contribuiscono all'instabilità e al rischio di cadute. Particolare attenzione è dedicata ai fattori di rischio per le cadute, tra cui debolezza muscolare, deficit posturali e visivi. L'obiettivo principale è affrontare la prevenzione delle cadute negli anziani.

1. Teorie sull Invecchiamento

Il testo introduce diverse teorie sull'invecchiamento, focalizzandosi sulle teorie genetiche, che si basano sull'esistenza di famiglie di grandi longevi e su malattie genetiche caratterizzate da un invecchiamento accelerato, citando l'esempio dei telomeri. Si evidenzia come il processo d'invecchiamento porti a modificazioni a livello cellulare e tissutale, influenzando la funzionalità di diversi apparati. L'accorciamento muscolare nel tempo, citando Bianco A. (2005), è un esempio di queste modificazioni, che compromettono la velocità di esecuzione dei movimenti semplici e complessi a causa di alterazioni neuromuscolari e della riduzione dell'attivazione muscolare.

2. Modificazioni Cardiovascolari e Respiratorie

L'invecchiamento causa significative modificazioni strutturali e funzionali nell'apparato cardiovascolare. Si osserva un aumento della massa cardiaca, soprattutto nelle donne, ispessimento dei ventricoli e diminuzione di miociti e cellule pacemaker, rallentando l'attività cardiaca (Cherubini A., 2002). A livello circolatorio, si riscontrano aumento della tortuosità della circolazione, depositi di calcio e rigidità vasale, portando a diminuzione del volume cardiaco, aumento della pressione arteriosa e riduzione della tolleranza allo sforzo (Kanel W., 1981; Barbera C., 2012). Anche l'apparato respiratorio subisce modificazioni, con diminuzione di forza e resistenza dei muscoli respiratori (Barbera C., 2012), portando a riduzione della capacità vitale e del flusso espiratorio, ed aumento del volume residuo (Johnson B., 1991). Queste alterazioni contribuiscono a capogiri, instabilità nella marcia e aumentato rischio di cadute.

3. Alterazioni Visive e Cognitive

A livello visivo, l'invecchiamento porta a una riduzione fisiologica della capacità di mettere a fuoco oggetti vicini (presbiopia fisiologica), dovuta all'indurimento del cristallino e/o all'indebolimento del muscolo ciliare (Blaylock SE, 2017). Le alterazioni cognitive includono modificazioni della memoria (soprattutto a breve termine), attenzione, percezione, orientamento spazio-temporale e capacità di risposta adeguate (Meyer J., 1988). La diminuzione della potenza aerobica (VO2 max) è correlata a fattori cardiovascolari e periferici, diminuendo del 10% ogni decennio nei sedentari e del 4% in chi si allena regolarmente (Heath G., 1981). Queste alterazioni cognitive, insieme alle modificazioni fisiche, aumentano significativamente il rischio di cadute.

4. Fattori di Rischio e Conseguenze delle Cadute

I principali fattori di rischio per le cadute negli anziani includono debolezza muscolare, atassia, deficit posturali e visivi, artrosi, depressione, deterioramento cognitivo, uso di ausili per la deambulazione, storia di cadute pregresse ed età superiore agli 80 anni. Anche fattori ambientali, come pavimenti scivolosi o mancanza di corrimani, incrementano il rischio. Le conseguenze delle cadute possono essere immediate (traumi, fratture, lesioni interne, decesso) o tardive (depressione, immobilità, paura di nuove cadute, disabilità, isolamento sociale, declino psicofisico). La paura di cadere, spesso conseguenza di cadute pregresse, limita l'attività fisica e aumenta paradossalmente il rischio di ulteriori cadute.

II.Attività Fisica Adattata APA per Anziani Benefici e Metodi

Il documento presenta il concetto di Attività Fisica Adattata (APA), inizialmente focalizzata sulla riabilitazione, e la sua evoluzione nell'ambito della Terza Età. Vengono descritti i benefici dell'esercizio fisico per gli anziani, con particolare enfasi sul miglioramento della qualità di vita e sulla prevenzione delle malattie croniche. Il testo approfondisce due metodologie specifiche: il Pilates e l'Allenamento Funzionale, evidenziando i loro vantaggi per il miglioramento dell'equilibrio, della forza muscolare e della consapevolezza corporea. Questi metodi, mirati a migliorare le performance delle attività di vita quotidiana, sono cruciali per ridurre il rischio di cadute.

1. Il Concetto di Attività Fisica Adattata APA

Il documento definisce l'Attività Fisica Adattata (APA) e ne traccia la storia, partendo dal suo impiego iniziale nella riabilitazione di soldati disabili durante gli anni '40 ad opera del neurochirurgo Ludwig Guttman. Si sottolinea come Guttman avesse riconosciuto il valore della partecipazione attiva dei pazienti nella riabilitazione, non solo per la terapia di lesioni specifiche, ma anche per la prevenzione di problemi secondari come depressione e piaghe da decubito, e per il miglioramento della qualità della vita. L'APA, inizialmente focalizzata su disabili motori, si è poi evoluta, includendo diverse categorie di soggetti con bisogni speciali: anziani, malati cronici (diabetici, obesi, asmatici), e persone in situazioni di disagio sociale (Senarega D., 2014). La definizione di APA del 1986 a Berlino la descrive come "ogni movimento, attività fisica o sport praticabile da individui con deficit fisici, psicologici o mentali", sottolineando l'importanza di adattare l'attività alle capacità residue del soggetto.

2. Benefici dell APA per la Terza Età

Il testo evidenzia l'importanza dell'attività fisica per gli anziani nel raggiungimento del "Successful aging", includendo un ruolo socialmente utile, la prevenzione di malattie gravi, un atteggiamento positivo, un ruolo familiare significativo, interessi intellettivi, relazioni sociali e sicurezza economica. L'attività motoria è presentata come un elemento chiave per migliorare le performance nelle attività di vita quotidiana e incrementare la qualità di vita (Barbera C., 2012). L'adesione a programmi di attività fisica adattata può dipendere dall'atteggiamento individuale verso l'esercizio fisico, che tende a diminuire con l'invecchiamento (Wankel LM, 1994). Il concetto di consapevolezza corporea, con particolare attenzione a schema corporeo e postura, viene introdotto come elemento fondamentale per un'attività fisica efficace e sicura.

3. Il Metodo Pilates e l Allenamento Funzionale

Il documento descrive il metodo Pilates, un sistema di allenamento che integra mente e corpo tramite movimenti lenti e controllati, nato all'inizio del Novecento grazie a Joseph Pilates e ispirato a discipline orientali come lo Yoga. Si sottolinea l'importanza della concentrazione, della respirazione, e dell'attivazione dei muscoli del 'Powerhouse' (trasverso dell'addome, trasverso spinoso e muscolatura del pavimento pelvico) per stabilizzare la colonna vertebrale e migliorare la consapevolezza corporea (Bimbi-Dresp M., 2007). L'allenamento prevede il rafforzamento muscolare equilibrato, utile per contrastare la perdita di massa ossea e il rischio di osteoporosi. L'Allenamento Funzionale, definito da Michael Boyle (2003), si concentra su esercizi che mimano i movimenti quotidiani, migliorando equilibrio, propriocezione e coordinazione, con enfasi sul concetto di 'trasferibilità' dell'apprendimento alla vita quotidiana. Entrambi i metodi sono presentati come strumenti utili per rallentare gli effetti negativi dell'invecchiamento e ridurre il rischio di cadute.

III.Il Progetto Anziani in Salute Obiettivi e Metodologia

Il progetto "Anziani in Salute" si propone di diminuire il rischio di cadute e migliorare le performance nelle attività quotidiane degli over 65. Il progetto si concentra su attività di gruppo, promuovendo la socializzazione e la motivazione. La metodologia prevede l'utilizzo di esercizi di Pilates e di Allenamento Funzionale, adattati alle capacità residue dei partecipanti. Vengono impiegate diverse attrezzature (sedie, tappetini, pesetti, ecc.) e posizioni corporee. La valutazione dei risultati, tramite test come il Cognitive Timed Up and Go Test, verifica il miglioramento dell'equilibrio, della forza e delle capacità cognitive. L'obiettivo cardine rimane la prevenzione delle cadute e il miglioramento della qualità di vita degli anziani.

1. Obiettivi del Progetto Anziani in Salute

Il progetto "Anziani in Salute" ha come obiettivo principale la diminuzione del rischio di cadute negli anziani (over 65). Questo obiettivo è strettamente legato al miglioramento delle performance nelle attività di vita quotidiana. Migliorando la forza, l'equilibrio e la coordinazione attraverso esercizi specifici, si riduce il rischio di cadute e si aumenta la capacità di svolgere le attività quotidiane in modo più sicuro ed efficiente. Il nome stesso del progetto, "Anziani in Salute", evidenzia l'obiettivo di promuovere uno stile di vita più sano e attivo in questa fascia di popolazione, andando oltre la semplice prevenzione delle cadute, anche se questo è l'obiettivo cardine del progetto.

2. Analisi del Contesto e dei Bisogni

L'analisi del contesto evidenzia la necessità di un'attività motoria adattata per contrastare gli effetti negativi dell'invecchiamento e la conseguente paura del movimento che porta a una diminuzione della qualità di vita. Oltre all'aspetto prettamente fisico legato alla prevenzione delle cadute, il progetto considera anche l'importante bisogno di socializzazione spesso trascurato in questa fascia d'età. Il progetto si propone di promuovere l'anziano come soggetto attivo a 360°, non limitandosi all'aspetto motorio, ma coinvolgendo anche la sfera sociale e psicologica. L'obiettivo è stimolare la partecipazione attiva e contrastare la tendenza a una vita sedentaria e isolata spesso associata erroneamente all'invecchiamento.

3. Attività e Metodologia del Progetto

Il progetto prevede attività di gruppo, per favorire la socializzazione e la motivazione. La metodologia si basa su esercizi di Attività Fisica Adattata (APA), utilizzando principalmente il Pilates e l'Allenamento Funzionale. Le attività includono esercizi di deambulazione con diverse andature, mobilità articolare di vari distretti corporei (con particolare attenzione alla mobilità della caviglia), e esercizi di respirazione. Vengono utilizzati diversi attrezzi (sedie, tappetini, pesetti, bande elastiche, fitball) e posizioni del corpo (stazione eretta, seduto, supino, prono, quadrupedia). L'enfasi è posta sull'allenamento dei muscoli del core per migliorare la stabilizzazione e la mobilità del tratto toracico della colonna vertebrale. Un esempio di esercizio è il Cat Cow, che migliora la mobilità toracica e l'allungamento della muscolatura dorsale.

4. Valutazione e Risultati Attesi

La valutazione dei risultati del progetto avviene tramite test e questionari somministrati ogni due mesi. Si misurano miglioramenti in termini di forza (soprattutto degli arti inferiori), equilibrio statico e dinamico, mobilità articolare e capacità di dual tasking (esecuzione contemporanea di compiti motori e cognitivi), utilizzando test come il Cognitive Timed Up and Go Test. Il raggiungimento degli obiettivi specifici (diminuzione del rischio di cadute e miglioramento delle performance nelle attività quotidiane) è direttamente legato al miglioramento di questi parametri. La valutazione finale viene comunicata ai partecipanti e al Comune per dimostrare l'efficacia del progetto e valutare la possibilità di un rinnovo. Il successo del progetto si misura nel miglioramento della qualità di vita degli anziani, promuovendo uno stile di vita più attivo sia motoricamente che socialmente.