Valorizzazione degli scarti dell'industria ittica: una potenziale fonte di molecole bioattive

Valorizzazione degli scarti dell'industria ittica: una potenziale fonte di molecole bioattive

Informazioni sul documento

Autore

Dott.ssa Tiso Micaela

Scuola

Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche

Specialità Farmacia
Anno di pubblicazione 2019-2020
Tipo di documento tesi di laurea
Lingua Italian
Numero di pagine 57
Formato
Dimensione 1.37 MB
  • Scarti dell'industria ittica
  • Molecole bioattive
  • Valorizzazione dei residui alimentari

Riassunto

I. Introduzione

La valorizzazione degli scarti dell'industria ittica rappresenta un tema cruciale nell'attuale contesto di sostenibilità ambientale e gestione delle risorse. Con l'aumento della popolazione mondiale, la produzione di residui alimentari è in costante crescita. La maggior parte degli scarti generati dai processi produttivi del settore alimentare è ancora largamente sottoutilizzata. Questo porta a un duplice problema: la necessità di smaltire questi scarti in modo oneroso e la perdita di sostanze chimiche preziose. Ad esempio, si stima che annualmente vengano prodotte tra 10^12 e 10^14 tonnellate di chitina, una sostanza che potrebbe essere estratta in modo sostenibile per creare polimeri ad alto valore aggiunto. La gestione inadeguata di questi scarti ha impatti negativi sulla salute umana e sull'ambiente. La produzione ittica globale, stimata a 175 milioni di tonnellate nel 2017, è destinata a crescere, aumentando la quantità di scarti generati. È fondamentale sviluppare strategie per trasformare questi scarti in risorse utili, non solo per il settore alimentare, ma anche per l'industria farmaceutica e cosmetica.

II. Gli Scarti Della Filiera Ittica

Gli scarti dell'industria ittica comprendono una varietà di materiali, tra cui pelle, teste, squame e visceri, che possono costituire fino al 70% del pesce utilizzato nella trasformazione industriale. Questi scarti, spesso considerati rifiuti, possono invece essere valorizzati per ottenere prodotti bioattivi. La cattura di pesci di basso valore e le specie sottoutilizzate, definite come 'unwanted catches', rappresentano un'ulteriore fonte di sottoprodotti. Si stima che tali scarti possano costituire il 18.6% del pescato totale. La valorizzazione di questi materiali non solo riduce l'impatto ambientale, ma offre anche opportunità economiche. La trasformazione di scarti in prodotti utili, come mangimi per animali o ingredienti per l'industria cosmetica, è un passo verso un'economia circolare. È essenziale promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per l'estrazione e la valorizzazione di questi materiali.

III. Metodi Di Estrazione

La ricerca sui metodi di estrazione degli scarti ittici ha portato a sviluppare tecniche innovative e sostenibili. I metodi tradizionali, come l'estrazione mediante solvente e idrolisi enzimatica, sono stati affiancati da approcci 'green' come l'estrazione con fluidi supercritici, l'estrazione assistita da microonde e l'estrazione assistita da ultrasuoni. Questi metodi non solo migliorano l'efficienza dell'estrazione, ma riducono anche l'impatto ambientale. L'estrazione con fluidi supercritici, ad esempio, utilizza anidride carbonica in condizioni critiche per estrarre composti bioattivi senza l'uso di solventi tossici. L'adozione di queste tecnologie può portare a una maggiore sostenibilità nella gestione degli scarti ittici, contribuendo a un uso più responsabile delle risorse marine. La ricerca continua a esplorare nuove tecniche e applicazioni per massimizzare il valore degli scarti dell'industria ittica.

IV. Conclusioni

La valorizzazione degli scarti dell'industria ittica offre opportunità significative per affrontare le sfide ambientali e alimentari del nostro tempo. La trasformazione di scarti in prodotti utili non solo contribuisce a ridurre i rifiuti, ma promuove anche un'economia circolare. Le tecnologie di estrazione innovative e sostenibili possono migliorare l'efficienza e la sostenibilità della filiera ittica. È fondamentale che le politiche e le pratiche del settore si orientino verso la valorizzazione degli scarti, integrando la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie. La collaborazione tra enti di ricerca, industrie e istituzioni è essenziale per promuovere un futuro sostenibile e responsabile per l'industria ittica.

Riferimento del documento

  • Bythos
  • P.Ri.S.Ma.MED
  • FAO, 2018
  • Bruno et al., 2019
  • Ghaly et al., 2013